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Presentato il piano di bilancio, il Milan ora attende la UEFA

Il Milan si è presentato oggi al cospetto dei vertici dell’Uefa, per presentare il nuovo piano di bilancio e richiedere la concessione del Voluntary Agreement. Un incontro durato circa 3 ore e i cui risultati saranno ufficializzati nei prossimi giorni, probabilmente prima di Natale.
A cura di Marco Beltrami
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Il dado è tratto, ora bisognerà attendere. Il Milan si è presentato oggi al cospetto dei vertici dell'Uefa, per presentare il nuovo piano di bilancio e richiedere la concessione del Voluntary Agreement. Un incontro durato circa 3 ore e i cui risultati saranno ufficializzati nei prossimi giorni, probabilmente prima di Natale. In attesa del verdetto del massimo organo calcistico continentale i rossoneri dopo la sosta, si concentreranno sul campo con la speranza di scalare la classifica e avvicinarsi alla zona Champions.

Il Milan ha presentato il piano di bilancio all'Uefa

L'incontro è andato in scena a Nyon in Svizzera con il Milan che è stato rappresentato dall'amministratore delegato Marco Fassone. Quest'ultimo davanti al Financial Body dell'Uefa ha presentato la richiesta del Voluntary Agreement, rivista rispetto al piano presentato a giugno e respinto. Il vertice è durato circa 3 ore, e i dirigenti rossoneri hanno messo sul tavolo tutti i documenti necessari per derogare il Fair Play finanziario per i conti dell'ultimo triennio con la possibilità di un piano di rientro quadriennale. Il verdetto è atteso per i prossimi giorni.

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Gli scenari in caso di ok dell'Uefa

Dagli ambienti vicini al Milan filtra una certa soddisfazione per le modalità di presentazione del piano. Ora si attende la risposta dell'Uefa e se dovesse essere positiva, allora il patron Yonghong Li potrebbe coprire il debito con altra liquidità e i conti del 2017/18 non verrebbero presi in considerazione. Grazie alla prima applicazione del "voluntary agreement" dunque il discorso  si sposterebbe al triennio 2018-21 con il Milan che dovrà dimostrare di poter aumentare i ricavi rispettando i parametri del Fair Play Finanziario.

Le sanzioni in caso di rifiuto

Se l'Uefa dovesse rispondere con un'altra risposta negativa, allora si passerebbe al regime di ""settlement agreement" che, come già successo con Inter e Roma con restringimenti importanti sul prossimo mercato, con l'Uefa che imporrebbe i suoi paletti con buona pace del "business plan" del Milan. In questo caso le sanzioni potrebbero essere di vario tipo. Una prospettiva che la dirigenza rossonera spera non si concretizzi, in virtù della fiducia nel piano presentato, e anticipato dalle 150 pagine già negli scorsi giorni

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