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Milan, rosso a bilancio di 32.6 milioni nei primi 6 mesi. Senza Champions è un guaio

Dalle anticipazioni del bilancio non emergono criticità, ma per il Milan sarà necessaria la ricapitalizzazione alla luce anche degli investimenti effettuati sul mercato. La qualificazione alla prossima Champions resta un obiettivo fondamentale.
A cura di Marco Beltrami
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Dal bilancio consolidato del Milan, riguardante il il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2017, non emergono criticità. E' questo il verdetto che viene emesso dall'analisi degli accordi sottoscritti dal fondo Elliot, considerati anche gli aumenti di capitale realizzati dal nuovo socio di controllo del club rossonero, messo a referto appunto nel bilancio anticipato dall'agenzia Reuters, prima dell'assemblea dei soci in programma il prossimo 13 novembre.

Le anticipazioni sul bilancio del Milan

Il bilancio è relativo a soli 6 mesi, alla luce della decisione della proprietà di effettuare il passaggio dell'esercizio sociale dall'anno solare adottato nell'era Fininvest alla stagione sportiva, cioè dal 1° luglio al 30 giugno dell'anno successivo, come si legge su Gazzetta.it. L'aumento di capitale sottoscritto dal nuovo socio di controllo cinese Li Yonghong è stato di circa 60 milioni di euro. Ad oggi però sono stati versati solo 27 milioni. Numeri alla mano dunque il patrimonio netto che, alla fine del 2016 era negativo di 50.4 milioni, al 30 giugno risulta positivo di 30 milioni, grazie al versamento in conto capitale per 53,5 milioni effettuato da Fininvest prima del closing.

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I numeri del piano industriale del Milan

Ecco allora che nel piano industriale quinquennale 2017-2022 hanno un ruolo fondamentale le ricapitalizzazioni di Li Yonghong, affinché si raggiunga una situazione di equilibrio. Nel caso in cui i "proventi attesi dallo sviluppo commerciale nel mercato asiatico" non dovessero portare i risultati sperati, ecco che il cda ha la delega di un aumento di capitale fino a 60 milioni di euro, che potrebbe risultare indispensabile. Nel piano bisognerà considerare anche la "rinegoziazione del debito finanziario, soggetto a covenant, in scadenza ad ottobre 2018", con le due obbligazioni emesse dalla società per 130 milioni (tasso di 7.7%) e sottoscritte dal fondo Elliot.

Il prestito di 180 milioni

Il primo bond di 73.7 milioni è servito per ripagare l'indebitamento del Milan nei confronti della controllante. Quest'ultima dal canto suo ha azzerato i debiti nei confronti delle banche dopo l'acquisizione di Fininvest. Il secondo invece da 54.3 milioni, è quello utilizzato per finanziare la campagna acquisti. Ecco allora che nel bilancio si legge: "sono iniziate le discussioni con alcuni istituti finanziari, e gli amministratori sono confidenti di poter finalizzare il rifinanziamento del debito finanziario, nell'ambito di una più articolata operazione che prevede il rifinanziamento del debito della Rossoneri Sport Investment Luxembourg". Rossoneri Sport Investment Luxembourg che controlla il Milan facendo capo a Li e ha ricevuto un prestito di 180 milioni di euro, ad un tasso dell'11%, per finalizzare la compravendita da Fininvest. Ecco allora che Elliot se Li non rispettasse gli impegni potrebbe diventare il proprietario del Milan.

Le spese della campagna acquisti, il mercato super incide sul bilancio

I primi 6 mesi del 2017, quelli in cui si è formalizzato il passaggio di proprietà del  99,93% delle quote da Fininvest al nuovo socio cinese, si è registrato un rosso di 32.6 milioni di euro, 1.6 in meno rispetto ai primi mesi del 2016 (che portarono poi a una perdita complessiva di 75 milioni di euro). Un rosso destinato ad aumentare nel prossimo esercizio quando incideranno anche le spese della campagna acquisti e l'aumento degli ingaggi. Nel bilancio si legge: "La campagna trasferimenti ha comportato nell'esercizio 2017 un bilancio negativo di 126,5 milioni di euro, per effetto degli investimenti effettuati nel periodo". I ricavi al 30 giugno si è attestato a 102.9 milioni di euro, rispetto ai 127.6 del primo semestre. I costi invece sono scesi da 129,7 milioni di euro da 153,3 milioni dei primi sei mesi dell'anno scorso. Una posizione finanziaria netta negativa per quasi 140 milioni di euro, rispetto ai meno 178.4 di fine 2016. La qualificazione alla prossima Champions League e l'accesso agli introiti della competizione gioverebbe in maniera fondamentale alle casse rossonere.

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