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Premier, senza Ranieri il Leicester ritrova la grinta e il sorriso: 3-1 al Liverpool

La formazione guidata dal tragettatore Shakespeare sfodera una prestazione super che ricorda quelle della scorsa stagione e mette ko i Reds. Serata di grazia per Vardy autore di una doppietta. Il pubblico di casa celebra in più di un’occasione Claudio Ranieri.
A cura di Marco Beltrami
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Non è presente fisicamente Claudio Ranieri, ma è come se lo fosse. In occasione di Leicester-Liverpool il tecnico capitolino, esonerato a sorpresa in settimana, è ovunque: sulle maschere utilizzate dai tifosi di casa, e sugli striscioni di ringraziamento, con il suo nome che echeggia nei cori. E persino in campo, le Foxes sembrano quelle dell’anno scorso e affondano a sorpresa il Liverpool trovando una vittoria che mancava dal 26 gennaio 2016. Buona la prima dunque per il traghettatore Shakespeare che inguaia Klopp protagonista di un’altra serata no con il Liverpool in un 2017 da incubo. 3 punti preziosi per il Leicester che lascia la zona retrocessione, distante ora due sole lunghezze e riprende dunque fiato, in attesa di conoscere il nome del nuovo allenatore dopo i tanti rifiuti.

Il Leicester sembra quello della scorsa stagione

Cambia il tecnico ma non lo schema e le pedine per il Leicester. Shakespeare si affida al solito 4-4-2 con Vardy e Okazaki in avanti e Mahrez e Albrighton sulle corsie. Quello che cambia e non poco per le foxes è l’atteggiamento: i padroni di casa sembrano quelli della scorsa stagione, cattivi, grintosi e affamati. Al contrario il Liverpool è molle e paga l’assenza del metronomo Henderson. Sembra di assistere ad una partita del campionato 2015/2016 quando Albrighton al 28’ serve in profondità Vardy che s’invola verso Schmeichel e lo batte con freddezza. Passano 10’ e arriva il raddoppio con un gran gol di un redivivo Drinkwater: conclusione al volo dalla distanza e 2-0. Red al tappeto e Klopp quasi incredulo in panchina anche per la parata di Schmeichel che nel finale nega il gol a Can.

Doppietta di Vardy, Reds al tappeto

Nella ripresa il copione della partita non cambia. Chi si aspetta una reazione degli ospiti rimane deluso, perché Coutinho e compagni sembrano vivere una giornata davvero no. Al contrario il Leicester sebbene con meno verve agonistica rispetto alla prima frazione, non molla. Ecco allora che al 60′ arriva il tris che taglia le gambe ai Reds: Mahrez e Fuchs duettano in corsia, e il secondo pennella un cross al bacio per la testa di Vardy che stacca su Can e cala il tris. Mazzata pesantissima per un Liverpool senza idee, che quando si riversa in avanti trova davanti a sé le manone di Schmeichel, sempre attento.

Il pubblico non dimentica Ranieri

Al 65′ mentre Klopp prova il tutto per tutto inserendo Moreno e Origi per Mane e Lallana, tutto lo stadio intona un coro per Claudio Ranieri a dimostrazione di non aver dimenticato l'artefice del miracolo della scorsa annata.  I cambi però premiano il Liverpool con Coutinho che, in posizione centrale, sfrutta alla perfezione un assist di Can e con un tiro preciso lascia di sasso il portiere avversario, riportando in partita i suoi. Shakespeare fiuta il pericolo e si copre inserendo Amartey per Okazaki, autore di un grande lavoro sporco. La girandola di cambi nel finale non produce novità degne di nota per una partita che scivola verso il fischio finale, regalando nuovamente il sorriso ad un Leicester tornato finalmente al successo.

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