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Premier, Conte attacca: “Il mio Chelsea è in testa e a qualcuno dà fastidio”

Dopo la sconfitta con il Tottenham, il tecnico salentino difende la squadra: “Nessuno pensava che potessimo salire così in alto e dobbiamo essere felice perché abbiamo fatto una striscia di 13 vittorie”.
A cura di Alberto Pucci
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Avrà anche perso tre punti e la possibilità di allungare la striscia vincente, ma di certo non ha perso la grinta e la voglia di combattere. Reduce dal passo falso contro il Tottenham, ma comunque forte della sua posizione in classifica, Antonio Conte ha incassato l'inattesa sconfitta arrivata al White Hart Lane con serenità e orgoglio. Di fronte ai giornalisti schierati, il manager dei "Blues" ha infatti gonfiato il petto e protetto la sua squadra da eventuali critiche: "I giocatori sono gli stessi della scorsa stagione e il mercato non è stato all'altezza – ha spiegato il tecnico ai microfoni di Sky – Quest'anno il Chelsea fa parte di quelle squadre che non dovevano lottare per il titolo, ma ora il fatto che siamo in testa alla Premier League evidentemente dà fastidio a qualcuno. Noi, però, vogliamo continuare a dare fastidio".

Le possibilità del mercato

Tra due weekend il Chelsea di Conte sarà di scena al "Power King Stadium". Contro il Leicester di Ranieri, la formazione londinese sarà chiamata a riprendere il cammino fino ad oggi percorso: "La sconfitta contro gli Spurs? Bisogna comunque essere contenti perché abbiamo fatto una striscia di 13 vittorie e in Premier League non è mai facile". A dare una mano all'allenatore salentino, potrebbero arrivare nuovi giocatori dal mercato invernale: "È sempre molto difficile trovare soluzioni buone, soprattutto a gennaio – ha concluso Conte – Ho parlato con la società, cerchiamo rinforzi sapendo che non è semplice. Se ci sarà l'opportunità faremo qualcosa, altrimenti andremo avanti con questa rosa o con qualche ragazzo dell'Academy. Il mio futuro? Abbiamo iniziato un percorso, non facile all'inizio: non è stato semplice adattarsi a un nuovo Paese, nuove abitudini, una nuova lingua e filosofia, portando un'idea e metodo. Ora lavoro e ho voglia di andare avanti".

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