Pogboom schianta il City, dopo Klopp anche Mou le suona a Pep
Sembrava l'occasione giusta per conquistare il titolo di Campione d'Inghilterra e suggellare un campionato dominato proprio davanti al rivale più sgradito, e invece il Manchester City di Pep Guardiola si è visto rimontare fino al 3-2 dai cugini dello United di José Mourinho dopo essere stato in vantaggio per 2-0. L'uomo della svolta Paul Pogba che con la sua doppietta ha trascinato i suoi all'incredibile rimonta nel derby di Manchester rinviando la vittoria aritmetica della Premier League dei padroni di casa. Detto ciò, andiamo a vedere dunque nel dettaglio quali sono state le principali chiavi tattiche (e non solo) ma anche i migliori e i peggiori calciatori della sfida dell’Ethiad Stadium tra il City di Pep Guardiola e lo United di José Mourinho.
Guardiola punta sul ‘falso nueve'
Pep Guardiola decide di affrontare il derby di Manchester che potrebbe regalargli la matematica conquista del primo titolo di Campione d’Inghilterra senza un vero centravanti, lasciando cioè in panchina dall’inizio sia l’esperto Sergio Aguero che il giovane Gabriel Jesus. Spazio quindi al tridente leggero formato da Bernardo Silva, Sterling e Sané. In panchina anche il belga Kevin De Bruyne reduce dalla pessima prova in Champions League nella disfatta contro il Liverpool.
- Manchester City (4-3-3): Ederson; Delph, Otamendi, Kompany, Danilo; Fernandinho, Silva, Gundogan; Bernard, Sterling, Sane.
Mourinho conferma Pogba
Sceglie di affidarsi a Paul Pogba invece José Mourinho. Il francese viene infatti confermato nell’undici iniziale dopo la vittoria casalinga contro lo Swansea nell’ultimo turno di Premier League. Per l’occasione l’allenatore portoghese cambia però modulo abbandonando il solito 4-2-3-1 per un più prudente 4-3-2-1 schierandosi quasi a specchio rispetto agli avversari a farne le spese Mata, Rashford e Martial che inizialmente assistono al match dalla panchina.
- Manchester United (4-3-2-1): De Gea; Valencia, Smalling, Bailly, Young; Herrera, Pogba, Matic; Lingaard, Sanchez; Lukaku.
Lo United ingabbia il City, ma Kompany la sblocca
Come era prevedibile il copione del match appare chiaro fin dalle prime battute del match con i Citizens a tenere maggiormente il pallone e i Red Devils più attenti a coprire gli spazi e le possibili linee di passaggio che a proporre gioco offensivo. Il piano di Mourinho sembra dare i suoi frutti dato che gli uomini di Pep Guardiola faticano nel verticalizzare riuscendo ad insidiare la porta di De Gea in una sola occasione con Bernardo Silva nei primi 20 minuti, ma il City riesce a trovare il modo di scardinare la retroguardia dello United sfruttando al meglio una palla inattiva: ci pensa il capitano Kompany a svettare più in alto di tutti e battere il portiere spagnolo sul calcio d'angolo battuto da Sané.
Gundogan raddoppia: le mani di Pep sul titolo
La rete del vantaggio dei padroni di casa stravolge completamente il match: gli ospiti si spingono in avanti alla ricerca dell'immediato pareggio subendo per le velocissime ripartenze del City che dopo soli 5 minuti trova la rete del vantaggio con una bella rete di Gundogan che prima di battere De Gea con un preciso diagonale si libera del proprio marcatore danzando sul pallone. Da lì il City riprende a giocare alla solita velocità con la solita qualità mettendo in costante apprensione la retroguardia dei Red Devils con Sterling che prima dell'intervallo ha diverse occasioni per aumentare il vantaggio.
Sale in cattedra Pogba: lo United la ribalta
Ma nel secondo tempo cambia tutto. In cattedra sale infatti Paul Pogba che in due minuti (dal 53′ al 55′) pareggia i conti realizzando prima di piede e poi di testa portando il risultato sul 2-2 allontanando i sogni di vittoria del City. Nella ripresa è però tutto un altro United che riesce ad imporre il proprio gioco. E così, quasi come una beffa, arriva addirittura il 3-2 in favore della compagine di José Mourinho con il difensore Smalling che risolve in mischia su una punizione battuta dal solito Alexis Sanchez. Il City meriterebbe poi un calcio di rigore che l'arbitro Atkinson però non concede non vedendo un chiaro fallo di Young ai danni del subentrato Aguero. I padroni di casa provano almeno ad evitare la sconfitta ma alcuni ottimi interventi di un sempre attento De Gea negano il pareggio ai padroni di casa. La gara termina dunque 3-2 per lo United.
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Pogba: l'uomo della svolta
Dopo un primo tempo in ombra è Paul Pogba l'uomo della svolta del match. L'ex Juventus con due reti in due minuti ribalta completamente l'inerzia della partita regalando ai suoi una rimonta che rimarrà nella storia del derby di Manchester ma non solo.
De Gea decisivo
Può poco nei due gol subiti ma se il parziale nel primo tempo non assume proporzioni più ampie il merito è del portiere spagnolo del Manchester United David De Gea. Lo stesso vale per le due parate nel finale di gara che hanno negato il pareggio agli uomini di Pep Guardiola.
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Otamendi distratto
Almeno due dei tre gol subiti dal Manchester City sono sulla coscienza del centrale argentino Nicolas Otamendi. Il difensore centrale dei Citizens non gioca una grande gara apparendo spesso distratto e poco reattivo, quasi colto di sorpresa dalla veemente reazione dello United nella ripresa.