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Platini: “Vedo la Juventus favorita in Champions. Cristiano Ronaldo è straordinario”

L’ex presidente dell’Uefa, ospite della Domenica Sportiva, ha commentato la vittoria della Juventus in Champions League e fatto gli auguri a Giovanni Trapattoni: “E’ un grande allenatore e una bella persona. Fischiava sempre, i miei compagni non si giravano mai, io invece sempre e quindi parlava sempre con me. Questo l’ho fatto una decina di partite, poi ho smesso di ascoltare questi fischi e facevo finta di niente anch’io”.
A cura di Alberto Pucci
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Chiamato in causa in un evento che si è svolto giorni fa a Bellinzona dall'ex presidente Sepp Blatter, che ha nuovamente parlato del presunto affare di due milioni di franchi versati dalla FIFA all’ex stella del calcio francese, Michel Platini è tornato a farsi sentire grazie al suo intervento alla Domenica Sportiva: "Un mio ritorno nel calcio che conta? Vediamo, aspettiamo. Non lo so. Sono un po' di anni che faccio poche cose, dopo 45 anni di impegni. Vediamo come vanno le cose".

Platini stregato da Cristiano Ronaldo

La rimpatriata televisiva di Platini, che ha coinvolto anche Marco Tardelli presente in studio, è servita all'ex presidente dell'Uefa per parlare della sua Juventus a pochi giorni dalla straordinaria vittoria con l'Atletico Madrid: "Ha fatto una grande impresa – ha dichiarato – Non era facile dopo la partita d'andata, ha fatto vedere il suo carattere e penso sia la favorita, soprattutto perchè sono uscite squadre come Bayern, Real Madrid e Paris Saint-Germain. Oggi la Juve è fortissima, Cristiano Ronaldo ha portato qualcosa in più in qualità, in personalità, in grinta. CR7 è straordinario".

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Gli auguri al Trap

Il suo intervento nel programma sportivo della Rai, è inoltre servito a "Le Roi" per fare gli auguri ad una persona davvero speciale: Giovanni Trapattoni. Il mister di Cusano Milanino, che ha compiuto 80 anni, è stato infatti il suo primo allenatore in Italia: "E' stato molto importante per me. Non è solo un grande allenatore ma è sempre una bella persona, ed è un vero piacere fare gli auguri al Tap – ha concluso Platini – Quando sono arrivato alla Juve, lui fischiava sempre. I miei compagni non si giravano mai, io invece sempre e quindi parlava sempre con me. Questo l'ho fatto una decina di partite, poi ho smesso di ascoltare questi fischi e facevo finta di niente anch'io".

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