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Scandalo FIFA: Blatter, Platini e quei due milioni che scottano

Per il presidente dell’Uefa pesa terribilmente il sospetto di essere coinvolto nel giro torbido di denaro che ha condotto Blatter alle dimissioni. Quest’ultimo rivela: “Tra noi, patto da gentiluomini”. Le indagini del Comitato Etico continuano e le giustificazioni di Platini appaiono discordanti con le informazioni in mano agli investigatori. La Federazione inglese, intanto, ha chiesto chiarezza e ritirato l’appoggio alla candidatura del francese alla presidenza della Fifa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Michel Platini non si potrà candidare per il dopo Blatter. Questa ad oggi è l'unica certezza perché lo scandalo FIFA che lo ha coinvolto con il pagamento da parte dell'ex presidente di 2 milioni di euro per motivi ad oggi sconosciuti, ne ha macchiato l'integrità tanto che è stato subito sospeso insieme a Blatter dal Comitato Etico. Un problema non da poco che mina anche la credibilità di Le Roy per l'attuale ruolo che ricopre di massimo esponente dell'UEFA e che lo pone a rischio richiesta di dimissioni in una valanga che pare non conoscere confini.

Le ultime indiscrezioni confermano che non esisterebbe un contratto che giustifichi il bonifico di 2 milioni di franchi pagati da Sepp Blatter, presidente Fifa, a Michel Platini,capo dell'Uefa, nel 2011 e che starebbero inguaiando severamente l'ex stella di Juve e Francia. Lo rivela il Guardian, che riporta una fonte anonima per la quale il pagamento è avvenuto in seguito a un accordo orale e sarebbe relativo ai servizi forniti da Platini alla Fifa tra il 1998 e il 2002. Ma di scritto – e di ufficiale – nemmeno l'ombra. Nel frattempo Blatter intervenuto all'emittente svizzera RROTV si è detto tranquillo affermando: "Tra me e Platini c'era un contratto. Avevamo un patto tra gentiluomini che è stato semplicemente portato a termine".

Il francese dal canto suo ha risposto di non essere stato pagato nell'immediatezza del lavoro svolto "a causa della situazione finanziaria della Fifa in quel periodo". Un'attesa però sospetta, lunga e che non coincide con quanto dichiarato dalla stessa FIFA in quel periodo, sì di perdite ma con rassicurazioni per riuscire a pagare tutti i creditori. La FIFA avrebbe infatti speso un totale di oltre 42 milioni di franchi svizzeri e aveva dichiarato "essere in grado di adottare i provvedimenti per assicurare che ogni pagamento fosse adempiuto interamente e nei tempi previsti".

Ma c'è di più: il pagamento è avvenuto nel febbraio 2011, pochi mesi prima delle elezioni presidenziali in seno alla Fifa dove era stato eletto di nuovo proprio Blatter con il benestare di Platini che prima lo aveva ostacolato per poi accettarne la ricandidatura. Platini ha definito la circostanza come "irrilevante" ma le indagini proseguono. Potrebbe esserci anche il tentativo ultimo di tirare con sè tutti i ‘filistei' da parte di Blatter oramai in una situazione insostenibile oppure ci potrebbe essere davvero del torbido anche nei rapporti con l'UEFA.

Sempre dall'Inghilterra, inoltre, arriva l'ennesima cattiva notizia per Michel Platini. La Federazione inglese, infatti, ha faccio marcia indietro e ritirato ufficialmente il proprio sostegno al programma presidenziale dell'ex stella del calcio transalpino. Il tutto, in attesa di chiarimenti su questa intrigata vicenda. "Durante la riunione dell'Esecutivo siamo venuti a conoscenza, dai suoi avvocati, di ulteriori informazioni sulla posizione del signor Platini – ha fatto sapere la Football Association – Informazioni che non possono essere divulgate. In seguito a questo, la FA ha deciso di sospendere il sostegno alla candidatura di Michel Platini alla presidenza della FIFA, fino a quando il processo in corso non chiarirà la vicenda. Il prossimo 26 febbraio 2016, verrà presa una posizione definitiva su chi appoggiare per la presidenza".

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