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Perché Silvio Berlusconi (e Adriano Galliani) vuole il Monza dopo 30 anni di Milan

Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, che in Brianza ha mosso i primi passi da dirigente sportivo, sono interessati al Monza per realizzare alle porte di Milano un nuovo miracolo economico/sportivo. Riqualificazione dello stadio Brianteo, servizi e attività commerciali: ecco cosa c’è dietro il progetto amarcord da rilanciare coi giovani talenti del calcio italiano (accarezzando il sogno di grandeur, la Serie A).
A cura di Maurizio De Santis
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Perché Silvio Berlusconi vuole il Calcio Monza 1912 dopo aver vinto tutto in 30 anni alla guida del Milan divenuto il club più titolato al mondo? Per il suo più stretto collaboratore, Adriano Galliani, è un po' il richiamo della foresta: è in Brianza che ha le sue origini ed è lì che s'è formato come dirigente sportivo, costruendo in quel catino che era il vecchio stadio ‘Sada' un piccolo miracolo tra la fine degli Anni Settanta e l'inizio degli Ottanta. Una palestra di vita in mezzo a tanti giovani (tra cui anche Daniele Massaro che in seguito sarebbe divenuto una colonna dei rossoneri) che avevano alimentato il sogno biancorosso di avere una terza squadra a Milano all'ombra del ‘diavolo' e dei nerazzurri. Un periodo di formazione che proiettò il giovane Galliani, oggi in Parlamento sotto le insegne di Forza Italia, accanto al ‘presidente operaio' più vincente della storia sportiva italiana.

Progetto economico/sportivo. E Adriano Galliani sarà ancora accanto a Silvio Berlusconi in quella che non è solo un'operazione amarcord. E torna la domanda: perché sono interessati all'acquisto del pacchetto di maggioranza del Calcio Monza 1912 che tre anni fa venne salvato dal fallimento con l'ingresso al vertice della società dell'imprenditore brianzolo Nicola Colombo? Il diorama di emozioni fa da sfondo anche al progetto di riqualificazione e commercializzazione dello stadio ‘Brianteo' secondo un piano d'investimenti di circa 15 milioni di euro per trasformare quell'impianto di proprietà del Comune brianzolo, costruito accarezzando il sogno di grandeur (la promozione in Serie A), inaugurato nel 1988 e costato 18 miliardi di vecchie lire nel cuore pulsante del nuovo progetto economico/sportivo sul modello inglese che coniuga servizi e attività agonistica.

Dopo il club, acquistare lo stadio è il primo passo. Ipotesi che – come si legge sul Corriere della Sera – l'attuale presidente del Monza, Colombo, aveva immaginato parlandone con il primo cittadino, Dario Allevi: un'operazione molto simile a quanto accaduto a Bergamo, dove il Comune ha ceduto di recente lo stadio Atleti Azzurri d’Italia all’Atalanta per circa 9 milioni di euro. Qual è il valore attuale del Brianteo? La storia e dalla capienza di 18.568 posti ne hanno fatto all'epoca un piccolo gioiello a un passo dalla Metropoli ma la fruibilità della struttura è attualmente ridotta a circa 5 mila spettatori per mancati lavori. Il primo passo, poi toccherà al club e alla squadra che avrà nei giovani la leva per il futuro.

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