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Perchè Marco Verratti non andò al Napoli

Il presidente del club adriatico, Daniele Sebastiani, intervenuto a “Un Calcio Alla Radio” su CRC Targato Italia, ha svelato un clamoroso retroscena di mercato sul mancato approdo di Marco Verratti al Napoli. Il numero uno del club abruzzese ha parlato di Andrew Gravillon e di come tanti club, italiani e stranieri, siano interessati a lui.
A cura di Vito Lamorte
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C'è una domanda che tanti si pongono da qualche anno: perché nessuna squadra italiana ha tentato di portarsi a casa il cartellino di Marco Verratti e il Pescara lo ha venduto al PSG? Il passaggio in Ligue 1 del centrocampista abruzzese in Italia ha suscitato parecchio clamore ma il presidente del club adriatico, Daniele Sebastiani, intervenuto a "Un Calcio Alla Radio” su CRC Targato Italia, ha svelato un clamoroso retroscena di mercato sul mancato approdo di Verratti al Napoli:

Io ho sempre detto che all’epoca l’unica italiana che fece un’offerta seria per lui fu il Napoli. Avevamo chiuso e per me era un’operazione fantastica perché Verratti sarebbe rimasto un anno in più, insieme ad Insigne, rimanendo Zeman, e  perché c’erano calciatori azzurri che potevano venire a Pescara come Santana. Saltò perché se vi ricordate Verratti fece un’intervista in cui diceva che era juventino. Gli ho detto “devi  fare il professionista  e che anche se tifi una squadra, devi essere pronto a giocare con chiunque.  È evidente che la cosa è andata così ed è giusto e corretto dire che il Napoli era l’unica squadra che aveva fatto un’offerta seria. 

Su Gravillon: Mai parlato con De Laurentiis

Infine il presidente del Pescara ha parlato di Andrew Gravillon e di come tanti club, italiani e stranieri, siano interessati a lui ma che non c'è nessun contatto già avviati con il Napoli:

Non ho mai parlato con De Laurentiis di Gavillon. Il presidente, però, sa che per lui le porte sono sempre aperte. Devo dire che questo ragazzo è seguito non solo da club italiani e mi dispiacerebbe se lasciasse l’Italia anche lui perché è davvero forte. Abbiamo osservatori dall’estero ogni settimana per lui. Se facciamo sempre scappare fuori dai confini quelli più bravi, qualche possibilità la perdiamo. Già nel finale dell’anno scorso aveva fatto vedere qualcosa di buono, quest’anno sta facendo bene.

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