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Perché la Lega di Serie A vieta ufficialmente le fasce di capitano personalizzate

Uniformità del regolamento delle divise di gioco. La Lega comunica l’inserimento di alcune prescrizioni (articoli 11 e 13) inderogabili: “Il capitano deve portare, quale segno distintivo, esclusivamente una fascia fornita dalla stessa Lega”. I controlli saranno rigorosi e assidui: “In caso di violazioni i club saranno segnalati ai competenti organi di giustizia sportiva”. Cosa significa? Che gesti di ‘ribellione’ come quelli di Daniele De Rossi e Alejandro Gomez verranno sanzionati.
A cura di Maurizio De Santis
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Tutto ciò che non è esplicitamente consentito dal presente regolamento deve intendersi come espressamente vietato.

E' con questo passaggio dell'ultimo comunicato ufficiale che la Lega Calcio chiude il caso e la polemica delle fasce di capitano personalizzate. Cosa significa? Che atteggiamenti di ‘ribellione' come quelli di Daniele De Rossi e Alejandro Gomez la prossima volta non saranno emendati. In base a quanto specificamente indicato dall'articolo 11 sul regolamento relativo alle divise da gioco se andranno in campo con al braccio una stringa non omologata – quella attuale, per quanto non piaccia, reca la scritta ‘capitano' accanto al logo della Serie A – e soprattutto uguale per tutti incorreranno nelle sanzioni del Giudice Sportivo.

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Il capitano – si legge nella nota della Lega -, in ciascuna delle gare delle competizioni organizzate dalla Lega, deve portare, quale segno distintivo, esclusivamente una fascia fornita dalla stessa Lega. La Lega si riserva la facoltà, in occasione di eventi speciali, di proporre la realizzazione di fasce da capitano celebrative.

Niente livree fantasiose (le ama in particolare il capitano dell'Atalanta) né dall'alto valore simbolico (come la fascia ‘romanista' prediletta da De Rossi), all'articolo 13 la Lega fa riferimento anche ai controlli che definisce rigorosi e assidui in occasione delle gare ufficiali.

Tali controlli avranno lo scopo di verificare, tra l'altro, se le divise di gioco utilizzate siano conformi a quelle depositate e autorizzate. In caso di violazioni al regolamento, la Lega e i direttori di gara segnaleranno ai competenti organi di giustizia sportiva le società di appartenenza.

L'intransigenza da parte della Lega Calcio di Serie A non è certo una novità a livello internazionale. Nella scorsa edizione della Coppa del Mondo in Russia prima del calcio d'inizio, quando le squadre erano ancora nel tunnel, i collaboratori del direttore di gara chiedevano ai calciatori di mostrare la biancheria intima indossata sotto i pantaloncini. Il motivo? Il regolamento della Fifa vieta ai giocatori d'indossare boxer o altri indumenti che abbiano un colore differente rispetto alla tenuta ufficiale di gara.

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