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Perché Gian Piero Ventura si è dimesso dal Chievo, il retroscena

Perché Gian Piero Ventura ha deciso di rassegnare le sue dimissioni (congelate poi dalla dirigenza)da allenatore del Chievo Verona? Alla base della scelta dell’esperto ct un crollo psicologico legato all’eccessiva pressione nei suoi confronti dopo la debacle con la Nazionale e la mancata qualificazione ai Mondiali.
A cura di Marco Beltrami
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Le dimissioni di Gian Piero Ventura da allenatore del Chievo hanno sorpreso tutti, in primis la dirigenza della società clivense. Nel giorno in cui è arrivato il primo punto della sua gestione (dopo 3 sconfitte), l'ex commissario tecnico della Nazionale ha deciso di lasciare la panchina. Una situazione che ha spiazzato il presidente Campedelli che ha deciso di "congelare" la posizione del tecnico che sarà valutata in quella che è stata definita dal ds Romairone come una "pausa di riflessione". Nel frattempo emergono nuovi retroscena sul perché delle dimissioni di Ventura.

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Perché Gian Piero Ventura si è dimesso da allenatore del Chievo dopo la partita con il Bologna

Dopo aver collezionato 3 sconfitte contro Atalanta, Cagliari e Sassuolo, è arrivato il primo punto per il Chievo della gestione Ventura nel 2-2 casalingo contro il Bologna. Un risultato che ha permesso ai gialloblu di cancellare il segno meno in classifica (dopo la penalizzazione incassata in avvio di stagione), e di portarsi a quota zero. Nonostante tutto però dopo il fischio finale Gian Piero Ventura ha comunicato a squadra e dirigenza nello spogliatoio le sue dimissioni. Una situazione che ha spiazzato tutti con il presidente Campedelli che ha appunto deciso di congelare la posizione del tecnico, anche con la speranza a detta del ds Romairone di un suo dietrofront. Ma perché l'ex ct dell'Italia ha deciso di dimettersi?

Cosa è successo in Chievo-Bologna, cosa c'è dietro le dimissioni di Gian Piero Ventura

Ulteriori retroscena su quanto accaduto arrivano da calciomercato.com. Già durante Chievo-Bologna, Ventura avrebbe manifestato le sue perplessità e la voglia di mollare al suo storico collaboratore e secondo Sasà Sullo. Una scelta confermata poi ai suoi ragazzi con poche ma incisive parole: "Non me la sento di andare avanti, mi dimetto". Alla base della scelta del mister ligure non ci sarebbero né problemi di gestione, né divergenze di vedute con la dirigenza che infatti sta provando grazie ad una "pausa di riflessione" di fargli cambiare idea.

Il crollo psicologico di Ventura

Gian Piero Ventura si è dimesso per motivi legati a quello che si può definite come un crollo psicologico. Gli strascichi della disastrosa avventura sulla panchina della Nazionale culminata nella mancata qualificazione ai Mondiali si fanno ancora sentire: l'esperto tecnico infatti avrebbe rivelato a chi gli sta vicino di accusare troppo la pressione nei suoi confronti, e di sentirsi quasi "perseguitato" e bersagliato da critiche e sfottò nonostante la voglia di dimostrare tutto il suo valore. Ecco allora le inevitabili (dal suo punto di vista) dimissioni, a cancellare quella voglia che poche settimane fa lo aveva portato a pianificare un progetto tutt'altro che breve a Verona. Riusciranno i dirigenti del Chievo a far cambiare idea al mister? La sosta per gli impegni delle nazionali sembra capitare a pennello

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