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Perché Carlo Ancelotti bacia i calciatori, lo ha fatto anche con Lorenzo Insigne

Il bacio di Carlo Ancelotti a Lorenzo Insigne? Lo spiega lo stesso allenatore del Napoli che ha battuto la Fiorentina con un gol del ‘magnifico’: “Lorenzo è stato il migliore dei nostri e avere un giocatore che ha grandi qualità come lui in forma è un grosso vantaggio per il Napoli”. In passato il tecnico ha ripetuto il rituale del bacio con Kakà e Ribery e più di recente con Ounas.
A cura di Maurizio De Santis
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Il bacio di Carlo Ancelotti a Lorenzo Insigne. Sui titoli di coda della vittoria del Napoli contro la Fiorentina c'è anche questa istantanea del tecnico che si avvicina al 24 azzurro – cui ha cucito addosso una nuova veste tattica – autore della rete che ha steso la viola, lo abbraccia e gli rivolge quel gesto d'affetto. Non è la prima volta per l'allenatore di Reggiolo che ha avuto le stesse attenzioni per Kakà (quando il brasiliano era trascinatore del Milan) oppure per calmare la rabbia di Franck Ribery che non gradiva la sostituzione ai tempi del Bayern Monaco.

A Ounas ne stampò uno sulla fronte a fine gara perché, dopo avergli chiesto di scaldarsi e tenersi pronto per entrare, cambiò idea dinanzi alle prodezze di Zielinski contro i rossoneri. Che valore ha il bacio dato a Insigne? Basta ascoltare le parole di Ancelotti per avere la risposta giusta.

Oggi Lorenzo è stato il migliore dei nostri – ha ammesso a Sky Sport – e avere un giocatore che ha grandi qualità come lui in forma è un grosso vantaggio per il Napoli.

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Concetto semplice, semplice… E allora coccola uno dei talenti della rosa nell'attesa che Mertens salga di condizione, lo stesso Zielisnki si avvicini un po' a De Bruyne per il modo di giocare ("ne ha la stoffa ma deve lavorare ancora…"), Callejon impari anche altro rispetto ai movimenti perfetti del sarrismo e Fabin Ruiz sia pronto per essere inserito nel motore-Napoli ancora in fase di rodaggio. Viola alle spalle, pericolo disinnescato, sconfitta di Genova contro la Samp cancellata. Adesso c'è la Champions League che vede gli azzurri debuttare nel campo caldissimo di Belgrado contro la Stella Rossa ("abbiamo un girone difficile e cerchiamo di iniziarlo bene"). E non puoi permetterti di sbagliare.

La partita è stata fatta come volevamo anche se la prestazione non è stata eccezionale. Nel primo tempo qualche passaggio sbagliato di troppo però posso dire che questo gruppo ha bisogno solo di lavorare perché la qualità è alta. Abbiamo cercato ampiezza con Mario Rui e Callejon, scegliendo di puntare sul primo con Insigne e Mertens tra le linee e Callejon un po' più largo. Oggi siamo stati equilibrati ed efficaci, anche se non sempre. La rosa? Ci sono giocatori forti che non stanno giocando, come Ruiz e Rog. Oggi ha giocato molto bene Maksimovic.

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