Per l’acquisto di Neymar Bartomeu rischia il carcere, il Barcellona 33 milioni di multa
La vittoria nel Clasico contro il Real Madrid ha permesso al Barcellona di alzare l'asticella degli obiettivi stagionali: Champions League e Liga. Possibile, vista la qualità del gioco espressa in campo nelle ultime settimane, il superamento degli ottavi di finale in scioltezza contro il Manchester City e la mini fuga (dopo il sorpasso) in campionato sui Blancos sprofondati in un crisi di risultati che li ha condotti verso la contestazione del proprio pubblico. Ma anche in Catalogna non tutto ciò che luccica è oro e uno dei protagonisti dell ‘remuntada', Neymar, è ancora al centro di una storia legata al suo acquisto, dai contorni molto torbidi. Tanto che se venissero confermate le accuse, per il presidente degli azulgrana Bartomeu si potrebbero aprire anche le porte del carcere. Per lui, come per il suo predecessore Rosell, l'accusa è grave e diretta: evasione fiscale. Il primo rischierebbere 2 anni e 3 mesi, il secondo 7 anni e 3 mesi mentre per il club è pronta una multa da 33 milioni di euro.
La società blaugrana rischia 33 milioni di euro di multa perché è accusata di aver falsato le cifre nell'acquisto di Neymar, arrivato dal Santos superando ogni altra concorrenza. L'accusa del giudice istruttore Pablo Ruz sostiene siano stati versati per arrivare al brasiliano ben 83 milioni di euro complessivi ma il club azulgrana ne avrebbe dichiarati solamente 57: insomma, ci sarebbe un ‘buco' di circa 20 milioni di euro, soldi che – se dimostrati – potrebbero inchiodare sia il presidente artefice dell'operazione nel 2013, Carlo Rossell, sia quello attuale, Josep Maria Bartomeu. Per loro sarebbe previsto l'arresto ma ciò che più conta e interessa ai tifosi del Barça è la questione economica: dopo il blocco del mercato da parte della Fifa, arriverebbe un tegola ancor più pesante con cui fare i conti nelle prossime sessioni di mercato.