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Pepe e i suoi fratelli: i cattivi della storia del calcio

Il portoghese del Real Madrid, definito un idiota da Rooney, con le sue ‘prodezze’ è finito nell’Olimpo dei ‘cattivi’ del calcio. Ma, ancora non è il numero uno. Pepe deve sfidare anche tre difensori italiani.
A cura di Alessio Morra
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pepe, materazzi, gentile, pasquale bruno

Negli ultimi quattordici mesi Real Madrid e Barcellona si sono sfidate ben dieci volte. Mourinho è riuscito a vincere solo una volta. In queste sfide non sono mancati né gol né cartellini rossi né entrate durissime. Se si pensa a cartellini sventolati e ad entrate dure viene subito alla mente il portoghese Pepe, difeso da Mou, attaccato dal Barcellona e pure da Rooney, che su twitter lo ha definito un idiota. Il pestone volontario sulla mano di Messi, steso a terra, nella sfida di andata di Coppa del Re tra Real Madrid e Barcellona, lo ha portato sulle pagine di tutti i giornali. Ma, Pepe, espulso per una serie di dure entrate sulla ‘Pulce’, nella semifinale di Champions League dello scorso anno, non è nuovo a questi gesti. Un paio d’anni fa prese a calci Casquero, del Getafe ed ebbe otto giornate di squalifica. Pepe entra con le sue prodezze nella classifica dei cattivi. Il portoghese sfida gente come Materazzi, Claudio Gentile, Goikoetxea e Pasquale Bruno e prova a passare a passare in testa, c’è ancora un ‘Clasico’ da giocare.

Nella lista dei cattivi figurano due Campioni del Mondo: Gentile e Materazzi. Il terzino della nazionale di Bearzot e della Juventus di Trapattoni era un giocatore di rara rudezza. Maradona fu torturato, in Italia-Argentina del Mundial ’82. Gentile, che marcò allo stesso modo anche Zico, non andava mai per il sottile e ne andava fiero. La frase che sintetizza il suo calcio è ‘Il calcio non è uno sport per signorine.’ Marco Materazzi, uno degli eroi di Berlino, bandiera dell'Inter, con il Mondiale vinto con Marcello Lippi ha ripulito la sua reputazione, ma certo non ha cancellato i tanti durissimi interventi. Nessuno può dimenticare ‘O’Animal’ Pasquale Bruno. In un derby della Mole, Bruno, che vestiva la maglia del Toro, fu espulso per doppia ammonizione dopo un quarto d’ora. Bruno si scagliò contro l’arbitro Ceccarini che inseguì per il campo, i suoi compagni lo placarono con enorme fatica. Dovesse votare Marco Van Basten, ‘O’ Animal’ vincerebbe a mani basse. Sull’altra sponda del Po’ si ricordano un paio di ‘picchiatori’ di prima fascia: Paolo Montero e Sergio Brio.

Pepe non è ancora il numero uno, perché c’è ancora da spodestare il basco Goikoetxea, conosciuto come il calciatore più cattivo di tutti i tempi. Goikoetxea, che giocò più di trecentosessanta partite con l’Athlethic Bilbao, fu definito il ‘Macellaio di Bilbao’ dopo aver fratturato in tre parti la caviglia a Diego Armando Maradona, che perse anche il 30% della funzionalità della caviglia. La sfida tra cattivi non è un affare che riguarda solo Liga e Serie A. Perché in Inghilterra nessuno dimentica Vinnie Jones, cattivissimo difensore gallese, che ha giocato con Leeds, Chelsea e Wimbledon. Jones detiene il record dell’espulsione più rapida nella storia del calcio. In un Chelsea-Sheffield United l’arbitro lo cacciò dopo tre secondi! Vinnie non detiene il record di cartellini rossi in Premier League, perché il calciatore con più cartellini subiti è Roy Keane, strepitoso centrocampista del Manchester United, ma che spesso si è fatto notare per la sua durezza. Una menzione se la merita pure Christian Poulsen che, dopo aver giocato con Schalke 04, Siviglia, Juventus e Liverpool, sta giocando l’Evian. In Italia dimentica i suoi ‘litigi’ con Totti e Gattuso.

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