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Pep Guardiola stregato dal Sassuolo di De Zerbi: “Gioca un calcio propositivo”

Intervenuto in occasione del Festival dello Sport di Trento, l’allenatore del Manchester City Pep Guardiola ha speso parole di stima per il calcio italiano e in particolare per il Sassuolo di De Zerbi. Possibile futuro in Italia per il manager catalano? Questa la risposta: “Perché no? Anni fa mi dissero se mai fossi andato ad allenare in Germania (“Lascia stare”, lo interrompe con una battuta Carlo Ancelotti) eppure anni dopo sono andato in Bundesliga, quindi rispondo perché no”
A cura di Marco Beltrami
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Ci sono parole che valgono come un trofeo. Sono quelle che a sorpresa Pep Guardiola ha speso per Roberto De Zerbi e il suo Sassuolo, capace di giocare un calcio divertente e moderno. In occasione del Festival dello Sport di Trento, l'allenatore catalano del Manchester City, ospite d'eccezione insieme ad Ancelotti e Sacchi ha parlato del calcio italiano e internazionale regalando molti spunti interessanti.

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Pep Guardiola stregato dal Sassuolo di De Zerbi

Le prime parole di Pep Guardiola, per certi versi sorprendenti, sono riservate per il Sassuolo di Roberto De Zerbi una delle sorprese di questo avvio di stagione in Serie A: "Quando vedo giocare il Sassuolo mi da l’idea di un calcio molto propositivo". Il giovane tecnico italiano dunque può essere considerato un erede di Guardiola? Il manager del Manchester City, parla di sé con molta modestia: "Io non ho inventato nulla – riporta SportMediaset – lo dico senza falsa modestia, ho solo avuto la fortuna di avere tanti giocatori che sono cresciuti nella cantera (al Barcellona, ndr), che giocavano insieme quando avevano 8-10 anni, c'è stata una combinazione di fuoriclasse e questo non capita spesso. Oltre a questo avevano, avevamo, voglia di mangiarci il mondo".

Il tiqui-taca di Pep Guardiola, e le carezze a Leo Messi

Pep Guardiola non vuole però essere associato ad un particolare modulo o stile di gioco, come il tiqui taca: ": "Il tiqui-taca è un concetto che non mi piace molto  sembra una parola scherzosa, invece per noi era un sistema di gioco che ci permetteva di far girare la palla per portarla dove volevamo noi. Sono però contento che questo gioco sia piaciuto, se per 20 anni parleremo ancora di questa squadra significherà che qualcosa di buono abbiamo fatto". E a tal proposito non può mancare una "carezza" per Leo Messi, suo ex pupillo: "Messi è un ragazzo perbene, un animale competitivo, feroce, che aiuta i compagni ad essere più competivi, odia perdere e gioca come quando era piccolo"

Chi vincerà la Champions League, tra le favorite di Guardiola c'è anche la Juventus di Cristiano Ronaldo

Sarà questo l'anno buono per tornare a vincere la Champions League, con il suo Manchester City? Pep Guardiola ci crede ma vede favorite altre squadre tra cui c'è anche la Juventus di Cristiano Ronaldo, protagonista di un vero e proprio salto di qualità: "Non so se il Manchester City è pronto per vincere la Champions, non abbiamo una storia dietro, non so se è arrivato quel momento. Le favorite sono quelle che hanno una storia più grande, Real Madrid, Barcellona e la Juve con l'acquisto di Ronaldo ha dato il segnale di volerla, è arrivata in finale due volte. Poi mi auguro che anche noi possiamo essere li".

Pep Guardiola e il futuro in Serie A

Quale futuro per Pep Guardiola? Dopo aver vinto in Spagna, Germania e Inghilterra, l'allenatore catalano potrà guidare una squadra della Serie A? Questa la sua risposta: Perché no? Anni fa mi dissero se mai fossi andato ad allenare in Germania ("Lascia stare", lo interrompe con una battuta Carlo Ancelotti) eppure anni dopo sono andato in Bundesliga, quindi rispondo perché no? Chi lo avrebbe detto che avrei imparato il tedesco. L'Italia resta un'opzione. E poi si mangia tanto bene…Crisi del calcio italiano? "L'Italia resta un grande Paese, ora posso dire che serve riflessione ma non sono certo io che devo dare suggerimenti, non posso dire quello che manca all'Italia, siete un Paese che vinto tanto e non solo in un periodo breve ma lungo, avete vinto a livello di nazionali e di club, con Arrigo – aggiunge il tecnico catalano – Poi sento dire che l'Italia ha un calcio difensivo ma difendere bene è una grande qualità e voi siete maestri in questo. L'insuccesso del Mondiale è un momento così, è capitato anche all'Argentina, alla Pellegrini che ho sentito stamattina: ha vinto tanto ma anche perso e questo non le ha impedito di vincere di nuovo. A volte capitano periodo così, tecnici e federazioni devono trovare le risposte giuste ma voi avete qualità speciali"

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