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Pep Guardiola pronto a lasciare il Barcellona, non solo l’Inter alla finestra

Il rapporto non idilliaco con il presidente Rossel e, forse, anche la reale voglia di nuove sfide e motivazioni hanno spinto il tecnico catalano ad esternare questo desiderio.
A cura di Mattia Sparagna
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Barcellona, Pep Guardiola

E così la storia d'amore tra Pep Guardiola e il Barcellona potrebbe finire; a dare spunto è lo stesso tecnico catalano che ha dichiarato "Non passa giorno senza che pensi che potrei andarmene". Tantissime le alternative a disposizione dell'ex calciatore di Roma e Brescia, diventato già uno degli allenatori più vincenti (nonostante la sua giovane età).

Rapporti tesi con Rosell

Uno dei principali motivi che potrebbero spingere Guardiola a lasciare Barcellona è il rapporto con il presidente Sandro Rosell. Un rapporto che non ha mai dato l'impressione di essere "sano" o comunque non idilliaco, anzi. L'allenatore blaugrana, lanciato da Joan Laporta nel calcio che conta, non ha mai fatto mistero che il rapporto con il precedente numero uno del club è stato migliore di quello attuale. Proprio Laporta decise, attirandosi le critiche di molti, di affidare la squadra al giovane allenatore della Cantera che non aveva alcuna esperienza con squadre maggiori. I risultati hanno dato ragione a Laporta e soprattutto a Guardiola che però potrebbe realmente decidere di cambiare aria e di lasciare da vincitore quella panchina e quel club che tanto ha amato da calciatore, ma anche da allenatore. Per questo il numero uno dell'Inter, Massimo Moratti, grande estimatore da sempre dell'allenatore iberico potrebbe impegnarsi e convincerlo ad accettare una proposta che comprenda un alto ingaggio e un grande progetto lungimirante. Ovviamente su questo influirà anche l'operato di Claudio Ranieri, nuovo allenatore nerazzurro che ha firmato un biennale (dunque con scadenza a fine giugno 2013).

La Spagna o Manchester

Il contratto dell'allenatore spagnolo è all'ultimo anno, infatti la scadenza è fissata a giugno 2012 e c'è chi giura che Rosell è deciso, lui in primis, a dare una sferzata all'ambiente e al club iniziando dal cambio della guida tecnica. Le offerte a Guardiola non mancano di certo (non solo l'Inter su di lui) essendo, con ogni probavbilità, l'allenatore più stimato e ricercato al mondo attualmente, dopo aver superato e battuto (in diversi scontri diretti) José Mourinho. Le ipotesi sono molteplici e potrebbero riguardare una permanenza in Spagna, non sulla panchina di un altro club della Liga ma alla guida della nazionale al posto di Vicente Del Bosque. Suggestiva anche l'ipotesi del suo approdo in Premier League, magari a Manchester: sponda City o United non fa grande differenza. Roberto Mancini, pur avendo portato la propria squadra in Champions League e averla fatta salire ai vertici del campionato, non dà l'impressione di essere saldissimo sulla panchina e l'ombra di Guardiola potrebbe allungarsi anche su di lui. Discorso diverso in casa United dove solo l'eventuale addio di Ferguson, che ha indicato il tecnico catalano come suo succesore, potrebbe indirizzare Guardiola sulla panchina dei Reds.

Mete esotiche

Anche qualche ipotesi più "strana" o estrema per Guardiola che, dietro un'offerta importante, potrebbe accettare l'incarico su una panchina poco prestigiosa ma molto ricca. I club del Qatar o dei vari Emirati Arabi sono alla finestra e aspettano il momento opportuno per sferrare l'attacco utile a portare più a oriente lo spagnolo. Per lo stesso motivo, oltre ai club arabi, potrebbe interessarsi a lui anche altri club ricchi, come ad esempio l'Anzhi Machačkala di Samuel Eto'o che però potrebbe non essere contentissimo dell'eventuale arrivo del tecnico che lo ha praticamente svenduto all'Inter.

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