Pellè: “Nessuno dica che volevo fare lo sbruffone. Orgoglioso di essere italiano”
Si può sprofondare in pochi metri di campo, in un fazzoletto di erba? Sì, Graziano Pellè è finito nel burrone dopo quel rigore calciato male, al cospetto di Neuer (che poco prima aveva cercato di distrarre), dell'Italia e del mondo intero che aveva gli occhi puntati su di lui. Un tuffo al cuore ed è stato risucchiato nel gorgo di amarezza e delusione, fin giù nella parte più profonda dell'anima che ti scuote da dentro e schiaccia sotto il peso della responsabilità. Il giorno dopo fa più male, ha ammesso Conte in conferenza stampa. Il ct è al passo d'addio, per l'attaccante dei Saints, invece, ci saranno altre opportunità per rimediare.
Dalla Francia, assieme agli Azzurri, è tornato sconfitto ma il suo orgoglio è vivo e sgomita, resiste alle critiche che lo braccano come il peggiore e più arcigno dei difensori.
A fine partita – ha ammesso all'Ansa, Pellè – Neuer è venuto anche a farmi i complimenti. Nessuno dica che volevo fare lo sbruffone. Certo, mi dispiace davvero tanto quello che è successo. E pensare che in allenamento sia io che Zaza la mettiamo sempre dentro la palla. Ho provato ad allargare il tiro, diciamo che ho allargato troppo.
Sul proprio profilo di Instagram, invece, lascia un messaggio, una cartolina da Bordeaux senza saluti e baci ma con la certezza di aver vissuto momenti bellissimi nonostante tutto. Nonostante quel maledetto ‘cucchiaio'.
Nonostante un epilogo triste porterò per sempre il ricordo di un gruppo fantastico, un gruppo di 23 leoni che dal primo giorno di ritiro fino ad oggi si sono sempre aiutati, nel bene e nel male, grazie ragazzi. Purtroppo è il calcio – si legge nel post del calciatore -, pieno di momenti piacevolmente indimenticabili e momenti da dimenticare, ma è pur sempre lo sport più bello al mondo, amo il calcio. E grazie a una nazione intera che ci ha supportato fino all'ultimo respiro o lacrima di questo torneo, orgoglioso di essere italiano.