Pazzo United, 100 milioni di euro per Arjen Robben

Comanda Manchester. Le ultimissime notizie di calciomercato raccontano della battaglia sul campo delle trattative combattuta (e vinta) a suon di milioni dal City e dallo United. Da una parte lo sceicco Mansour che non bada a spese (l'ultimo, folle ingaggio è stato De Bruyne pagato 76 milioni con stipendio da 14.5 milioni a stagione), dall'altra l'entourage dei red devils che replica con un'offerta in grado di far saltare il banco. A sganciare la bomba non sono i tabloid, questa volta la news incredibile arriva dai Paesi Bassi ed è il quotidiano De Telegraaf a rilanciarla descrivendo i dettagli di un'operazione clamorosa: 73 milioni di sterline, 100 milioni di euro cash sul piatto del Bayern Monaco per Arjen Robben. Proprio lui, l'olandese volante, l'ala/sprinter capace di umiliare Sergio Ramos sullo scatto toccando una velocità di 37 km/h, l'esterno d'attacco che mescola dinamismo e grande tecnica, il grimaldello per scardinare le difese più arroccate. E chi se ne frega se ha 31 anni e da poco s'è ristabilito da un infortunio muscolare che nella scorsa stagione lo ha bloccato nel momento clou, quando ai bavaresi sarebbero state preziose classe ed esperienza.
Regista dell'operazione è van Gaal, ex ct degli ‘arancioni' e attuale manager del Manchester United. La qualificazione alla fase a gironi della Champions League, la volontà di tornare a primeggiare in Europa come in patria, un avvio di campionato finalmente soddisfacente, hanno spinto l'allenatore a piazzare l'affondo decisivo per un calciatore che ritiene fondamentale per implementare il livello di competitività della sua squadra. A Old Trafford, dopo aver applaudito Depay (altro pupillo olandese) adesso sognano l'arrivo di Robben. Sogno tutt'altro che irrealizzabile perché a Monaco, di fronte a quella ‘proposta indecente', sembrano vacillare. Incassare così tanti soldi per un calciatore che non è più un giovanotto e avere già in rosa l'alter ego (Douglas Costa) all'altezza lasciano al Bayern la convinzione che la cessione di uno delle colonne storiche della squadra non sia un cattivo affare.