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Pastore: “Nella strage di Parigi ho perso due amici al Bataclan”

Il trequartista argentino non nasconde la paura di tornare a Parigi dopo gli attentati che hanno causato la morte di due suoi amici.
A cura di Marco Beltrami
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La strage di Parigi ha sconvolto anche il mondo del calcio. Quanto accaduto allo Stade de France, con il tentato ingresso da parte dei terroristi sugli spalti della struttura che stava ospitando Francia-Germania, non ha lasciato indifferenti i protagonisti dello sport più bello del mondo. Allerta massima in occasione delle amichevoli tra Nazionali che andranno in scena nelle prossime ore, e per i match di cartello del prossimo fine settimana. Chi sta vivendo nel peggiore dei modi questa situazione sono i calciatori che militano nel Paris Saint Germain che hanno ancora paura per i propri cari. C’è anche chi negli attentati parigini ha perso amici e parenti, come Sirigu, Ibrahimovic, e anche Javier Pastore. L’ex Flaco del Palermo in un’intervista ai microfoni di Tele 8 Cordoba, ha esternato il suo malessere per la scomparsa di due amici nella mattanza del teatro Bataclan: “I miei amici erano nel teatro al momento dell’attacco. Avevano un ristorante a 300 metri da casa mia e quel giorno erano andati a vedere il concerto della rock band”.

L’ostacolo più difficile da superare per il trequartista del Paris Saint Germain, al centro tra l’altro di numerose indiscrezioni di calciomercato, sarà quello legato al ritorno in Francia. Pastore, impegnato attualmente con l’Argentina, teme per il ritorno sotto la Tour Eiffel. Una situazione già palesata dalle parole dei compagni di squadra David Luiz e Cavani: “Sono molto triste per quello che è successo in Francia, un dramma non solo per i francesi ma per tutti. La mia famiglia, mia moglie e mia figlia non sono a Parigi, per fortuna sono in Italia, ma devo tornare indietro perché lavoro lì. La situazione è brutta, sarà un po’ scioccante ritornare a vivere in questa città. Spero si possa trovare una soluzione e vivere in pace”

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