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Parma, ultimatum dei giocatori: “Nessuna proroga alla messa in mora”

Gobbi si fa portavoce dei compagni di squadra: “Se gli stipendi non verranno saldati, non ci saranno deroghe. Dobbiamo tutelarci”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La crisi del Parma è ora ad un bivio: nonostante l'arrivo del nuovo patron Giampietro Manenti, che ha rassicurato che entro il 16 la situazione sarà risolta (sebbene la situazione sia più grave del previsto: i debiti ammontano a quasi cento milioni), ieri sul campo è arrivata un'altra pesante sconfitta (0-1 al Tardini contro il Chievo Verona), che potrebbe significare la fine della speranze ducali di ottenere la salvezza nella massima serie. Mancano pochi giorni al 16 febbraio, e la sensazione di molti è che il Parma possa davvero non ottemperare ai suoi impegni, nonostante l'ottimismo del nuovo patron.

La situazione all'interno dello spogliatoio è nota: Cassano ha chiesto ed ottenuto lo svincolo, De Ceglie ha concluso il suo rapporto di prestito ed è tornato alla Juventus, stessa sorte per Acquah tornato all'Hoffenheim. Quindi, Paletta è andato al Milan mentre Nicola Pozzi si è accasato in prestito con diritto di riscatto al Chievo Verona; infine, Felipe si è svincolato. Insomma, una situazione da fuga generale: già in estate erano andati via in un solo colpo giocatori come Benalouane, Gargano, Marchionni, Obi, Parolo, Chibsah, Molinaro, Rosi, Saponara, Zé Eduardo, Sansone, Schelotto ed Amuri. Insomma, della squadra che solo lo scorso anno conquistava il sesto posto e si qualificava per l'Europa League, sono rimasti in pochi, guidati da un sempre più abbandonato Donadoni.

Ma i giocatori stavolta hanno dato un ultimatum alla nuova dirigenza: o il 16 verranno davvero pagati gli stipendi arretrati, o la messa in mora avverrà senza ulteriori deroghe. "Diamo fiducia alla nuova proprietà, perché adesso possiamo fare solo questo", ha spieagato Massimo Gobbi, portavoce della protesta emiliana, "arrivati a questo punto speriamo che tutto vada bene, ma sono stati mesi difficili. Ci dobbiamo tutelare dopo tutti questi mesi di attesa: alla società abbiamo fatto presente che quella è la data più importante per il nostro futuro e non ci saranno ulteriori proroghe. Abbiamo predisposto tutto con l'AssoCalciatori".

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