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Parma, Proto insiste: vuole la società. Fallito l’incontro con Manenti

Si avvicina il 19 marzo, giorno dell’udienza fallimentare. Donadoni: “Aspettiamo giovedì, se non paga è finita”. Intanto Proto si ritira: Manenti vuole 5 milioni per vendere il club.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La situazione societaria del Parma continua a tenere banco: in particolare, le voci di un ennesimo avvicendamento al timone del club. La società emiliana quest'anno è passata di mano in mano: ben quattro i presidenti che si sono succeduti nel giro di pochi mesi, partendo da Ghirardi ed arrivando fino a Manenti, attuale patron dei gialloblu. Ma le sorprese al vertice sembravano non essere finite per l'interesse di Alessandro Proto, proprietario della Proto Enterprises Ltd London, nel rilevare la società emiliana sembra infatti aumentare di giorno in giorno. Approccio fallito, considerata la richiesta economica – 5 milioni di euro – che ha di fatto calato il sipario su ogni ulteriore possibilità di transazione.

Si era parlato, nei giorni scorsi, di un'offerta di cinquecentomila euro da parte di Proto per rilevare il club, ma l'offerta sarebbe stata respinta al mittente. Ma le scadenze amministrative e soprattutto giudiziarie, spingono Manenti a trovare un piano economico da presentare in tribunale per evitare il fallimento. Ecco perché Proto era tornato alla carica per subentrare in società: la richiesta per aprire una trattativa era arrivata in via ufficiale a Lega e Figc, fornendo addirittura la disponibilità ad "accollarsi integralmente il pagamento delle voci debitorie". Un punto, questo, che poteva giocare pesantemente a favore di Proto.

Manenti, per ora, non sembra volerne sapere. Dopo un primo incontro di tre ore, a Milano è andato a vuoto anche un nuovo appuntamento. Il 19 marzo incombe e Donadoni è stato già chiaro: "Aspettiamo questa scadenza, se non paga è finita". Le ore, insomma, diminuiscono, così come le speranze di tifosi e tesserati. Tutto sarà più chiaro da questo giovedì. Non manca molto. Poi per il Parma ci sarà, probabilmente, una risoluzione definitiva.

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