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Parma, i tifosi comprano e restituiscono le panchine alla società gialloblu

L’asta giudiziaria, dopo il pignoramento delle panchine dello staff di Donadoni, è stata vinta da tre tifosi crociati che hanno speso 1400 euro. Il dottor D’Alessandro, anch’egli membro del reparto tecnico gialloblu, ha invece ricomprato alcune attrezzature per l’infermeria e la palestra.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante tutto, Parma continua a vivere e a sognare un futuro migliore. Dopo lo scempio della precedente gestione e in attesa di scoprire a che gioco sta giocando il nuovo proprietario e quali saranno le decisioni del Tribunale in merito al fallimento, ciò che rimane della società ducale cerca di compattarsi e di resistere ad una situazione davvero difficile. Dalle parti del Tardini, purtroppo, se ne sono viste di ogni: fornitori che smantellavano e portavano via computer e stampanti, fino all'arrivo dell'ufficiale giudiziario per il pignoramento di panchine e attrezzature. In risposta a questo tremendo terremoto, la tifoseria del Parma si è rimboccata le maniche ed è passata ai fatti. La dimostrazione più evidente è arrivata nelle ultime ore, quando tre tifosi gialloblu di Asolo si sono presentati per l'asta giudiziaria, relativa ai pezzi prelevati dallo spogliatoio crociato negli ultimi giorni, riuscendo a ricomprare per 1400 euro le panchine dello staff di Roberto Donadoni e a riconsegnarle al club.

Il cuore del dottore – Insieme ai tre supporter crociati, nell'aula destinata all'asta giudiziaria era presente anche uno dei medici dello staff tecnico del Parma. Ignari della presenza del dottor D'Alessandro, i tre tifosi hanno dovuto "battagliare" a colpi di alzata di mano proprio contro il medico della squadra di Donadoni, riuscendo a vincere il lotto dedicato alle panchine. Il medico, però, non si è perso d'animo e si è aggiudicato alcuni macchinari elettromedicali e da palestra che verranno riposizionati nel centro sportivo di Collecchio. Intanto tutto tace intorno alla figura di Giampietro Manenti, letteralmente scomparso in queste ultime ore. L'imprenditore lombardo non si è fatto vivo con nessuno ed è sparito dalla circolazione da domenica pomeriggio. Dopo le ultime promesse il nuovo presidente si è dato quindi alla macchia, evitando di comparire in Tribunale e di presentare istanza di concordato e/o piano di rientro.

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