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Psg, Verratti: “A Londra sarà dura”. Mou lo pungola: “E’ un simulatore”

Tra i protagonisti della battaglia del Parco dei Principi anche il centrocampista abruzzese: “Per come si era messa, abbiamo portato a casa un buon pareggio”. Lo Special One lo attacca: “Hazard subisce falli di continuo e lo fa in silenzio. Verratti è uno di quelli che simula, si tuffa e urlano”.
A cura di Alberto Pucci
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Pari e patta tra Laurent Blanc e Josè Mourinho. Chi si aspettava fuochi d'artificio nel cielo di Parigi, sarà rimasto deluso dal risultato finale e da una sfida giocata con poco coraggio soprattutto dal Chelsea. Un pugno e una carezza, José Mourinho le ha fatte proprie per tracciare il bilancio della partita: da un lato ha ammesso che la grande prestazione del portiere, Courtois, ha fatto la differenza ("ci ha salvati") e che i blues hanno avuto difficoltà nell'imporre gioco ("ci siamo abbassati troppo"); dall'altro ha puntato l'indice contro il vizio di simulare di alcuni calciatori. In particolare, di Verratti. "Hazard subisce falli di continuo, è spesso preso di mira dai marcatori. Però, anche quando va giù non fa storie e si rialza. Succede in Premier, è successo anche a Parigi. Poi ci sono calciatori come Verratti, sono quelli che simulano, si tuffano e urlano".

A tentare di buttar giù il muro eretto dallo "Special One" c'è stati anche il ‘nostro' Marco Verratti: "C'è soddisfazione e delusione per questo pareggio – spiega l'ex centrocampista del Pescara, ai microfoni di Sky – Siamo andati sotto e siamo riusciti a recuperare la partita. Sappiamo che i giochi si decidono in 180 minuti e, per come si era messa questa gara, abbiamo ottenuto un buon risultato. Potevamo fare di più nella ripresa e concretizzare le occasioni che abbiamo avuto. Peccato, cercheremo di giocarci la qualificazione a Londra". Il giocatore del Psg, incalzato dalle domande, commenta poi la scelta di Laurent Blanc: "La partita l'avevamo proprio preparata così. In alcuni momenti abbiamo deciso di aspettarli, perché temevamo il loro contropiede. L'abbiamo interpretata bene, peccato solo per il risultato perché il pareggio con gol incassato non è certo quello migliore. Faremo meglio nel ritorno".

L'onestà di Marco – Alla sua prima esperienza lontano da casa, e in un campionato particolarmente difficile come quello della Ligue 1, Marco Verratti ha già dimostrato di saper ascoltare e imparare da chi gli sta accanto. Non è da tutti, infatti, potersi allenare con campioni del calibro di Thiago Silva, David Luiz, Cavani e Ibrahimovic: "So che devo migliorare e cercherò di farlo al più presto – dichiara il centrocampista – Il mio ruolo in campo? Il mister vuole che giochi basso. In questo modo ho la possibilità di toccare molti palloni. E' da un po' di tempoche gioco in questo modo. Contro il Chelsea c'è stato un po' di timore, specialmente per le loro abilità nel contropiede. Per questo abbiamo deciso di aspettarli. Quando uno come Hazard parte in progressione, è difficile prenderlo. Spiace per le occasioni che abbiamo avuto con Cavani e Matuidi e abbiamo preso il gol nel momento in ci loro non stavano facendo nulla per essere pericolosi". La chiusura dell'intervento televisivo dell'ex Pescara, è in perfetto "Verratti style": "Come va il mio francese? Benissimo, meglio dell'italiano". E giù risate.

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