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Cristiano Ronaldo accusato di stupro

Paratici: “Ronaldo è una persona ineccepibile, gli siamo vicini”

Il nuovo responsabile dell’area tecnica Fabio Paratici si unisce al tecnico Allegri e alla società e esprime la sua vicinanza a Cristiano Ronaldo che è stato accusato dall’ex modella Kathryn Mayorga: “Abbiamo già manifestato il supporto totale al giocatore, un ragazzo molto impegnato nel sociale, un professionista e una persona ineccepibile, come testimoniano tutti i suoi compagni. Siamo vicini a lui e lo supportiamo sempre”.
A cura di Alessio Morra
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La Juventus ha fatto quadrato e compatta si è schierata con Cristiano Ronaldo, accusato di stupro nei giorni scorsi dall’ex modella americana Kathryn Mayorga. Prima con un tweet, che ha destato non poche discussioni, poi con le parole del tecnico Allegri e adesso è stata la volta del coordinatore dell’area tecnica e direttore sportivo bianconero Fabio Paratici che ha espresso tutta la vicinanza sua e della Juventus a CR7: “Abbiamo già manifestato il supporto totale al giocatore, un ragazzo molto impegnato nel sociale, un professionista e una persona ineccepibile, come testimoniano tutti i suoi compagni. Siamo vicini a lui e lo supportiamo sempre”.

Le accuse contro Ronaldo

Cristiano Ronaldo è stato accusato da Kathryn Mayorga di violenza sessuale. La polizia di Las Vegas ha riaperto il caso e ha iniziato a indagare. Mentre gli sponsor storici del portoghese hanno detto che stanno seguendo da vicino la vicenda, il giocatore ha ingaggiato l’avvocato delle star Chesnoff per difendersi in questa battaglia legale.

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Come cambia l’assetto organizzativo della Juve senza Marotta

Fabio Paratici ha parlato ai microfoni di Sky anche dell’addio di Marotta, del quale è stato fidato e strettissimo collaboratore in questi ultimi otto anni. E adesso dell’ex a.d., l’ex calciatore ha perso il posto nell’area della direzione sportiva. Sarà Paratici a gestire il mercato della Juventus. Il nuovo capo del mercato della Juventus però sostiene che non cambierà moltissimo, perché l’assetto organizzativo rimane in larga parte identico, perché già prima le decisioni venivano presi in modo collegiale:

La sostanza non cambia molto, prima ero direttore sportivo e sentivo comunque grandi responsabilità. Poi il nostro processo decisionale era formato dal presidente Agnelli, da Nedved, da Marotta, da me e dal tecnico Allegri. Adesso lo stesso processo decisionale rimane con tre persone più l’allenatore.

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