Parames offende Conte: “Fu il capitano della Juve dopata, e poi Mou ha più capelli”
Domenica 25 febbraio, ore 15.05, Old Trafford. Segnatevi data, ora e luogo, perché in occasione di Manchester United-Chelsea la tensione potrebbe salire a livelli di guardia. Non sulle tribune e neanche in campo, ma bensì sulle due panchine dove José Mourinho e Antonio Conte si troveranno di fronte dopo giorni di accuse, veleni e intimidazioni particolarmente pesanti.
L'ultimo atto di questa guerra mediatica in corso tra i due allenatori, sono le parole del portavoce del portoghese, Eladio Parames, diffuse da un editoriale pubblicato sul sito portoghese "Record". Lo storico addetto stampa dello "Special One", ha infatti rifilato l'ennesimo colpo sotto la cintura all'avversario: una serie di parole molto pesanti che, inevitabilmente, daranno vita ad un'ulteriore capitolo della "Guerra dei Roses" in corso tra i due rivali.
L'Epo e Calciopoli
Nel pezzo pubblicato dal sito portoghese, dal titolo "Conte, sai cos'è l'Epo?", Parames si rivolge direttamente al tecnico salentino rivangando lo scandalo che ha coinvolto molti anni fa la squadra bianconera (nella quale militava proprio Conte) e il successivo filone di Calciopoli che infangò il nome dell'ex ct della Nazionale italiana: "Era il 1995/96, i giocatori della Juventus furono accusati di trasfusioni di sangue per migliorare le prestazioni sportive – si legge nell'editoriale scritto dal braccio destro di Mourinho – Il caso finì in tribunale e poi finito in prescrizione. E chi era il capitano di quella Juve? Antonio Conte!".
"Qualche anno dopo lo stesso personaggio fu sospeso per sei mesi per essere coinvolto in un caso di ‘aggiustamento di risultati'. E questo signore ora accusa di piccolezza Mourinho: lo sarà ma intanto ha vinto molti più titoli di Conte e ha molti più capelli!".
Conte e l'appuntamento con Mourinho
Alla vigilia dell'andata della semifinale di Coppa di Lega tra Chelsea e Arsenal, Antonio Conte è tornato brevemente sulla polemica con il collega portoghese. Stizzito da tanto clamore, il 48enne di Lecce ha mandato l'ennesimo avviso al tecnico di Setubal: "Entrambi abbiamo detto come la pensiamo e vedremo cosa accadrà in futuro – ha dichiarato il manager dei Blues – Ha usato parole dure e non lo dimentico. Questo non è un problema del club, è un problema tra me e lui. E mi fermo".