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Pallone d’Oro, anche Carlitos Tevez si candida per il trofeo

L’Apache è ad un passo dalla stagione perfetta e in caso di vittoria a Berlino insedierebbe pericolosamente la ledership del connazionale Messi. Con cui affronterà anche la Copa America, ulteriore vetrina che potrebbe risultare decisiva. Più defilato Cristiano Ronaldo coinvolto nella stagione negativa del Real Madrid.
A cura di Alessio Pediglieri
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Potrebbe essere proprio l'Apache il classico terzo incomodo al prossimo Pallone d'Oro nel tentativo – difficilissimo – di toglierlo al duopolio Cristiano Ronaldo e Lionel Messi che lo monopolizzano da più di un lustro. Carlitos dopotutto sta compiendo la sua stagione perfetta, sia da un punto di vista disciplinare che sportivo; è un campione riconosciuto da tutti, idolatrato in Sudamerica e che ha fin qui trascinato la Juventus in finale di Coppa Italia, Champions League e nella vittoria del quarto scudetto di fila. E' vero, davanti a lui ha la Pulga blaugrana che mai come quest'anno è stata protagonista a Barcellona ma Cr7, battuto ed eliminato in semifinale oggi è un gradino più basso.

E se la Juventus dovesse trionfare a Berlino? E se riuscisse nel ‘treble' del 2015? Domande le cui risposte si avranno entro il prossimo 6 giugno, quando Juve e Barcellona scenderanno in campo a giocarsi la Champions League. E si scoprirà chi sarà il vincitore. Carlitos potrebbe in caso di successo davvero insidiare la ledership del connazionale Messi. Tevez non è mai stato così prolifico, così attento ai comportamenti, vincitore di uno Scudetto, finalista in Coppa Italia e in Champions League. E possibile protagonista anche nella prossima Copa America dove nell'Argentina favorita ci sarà l'ennesimo testa a testa tra l'Apache e la Pulga.

Chi deve pagare dazio per una volta, è invece Cristiano Ronaldo che potrebbe chiudere una stagione senza trofei. E' vero, Cr7 è Pallone d'Oro in carica, sempre un'icona del calcio mondiale, amato e conosciuto ognidove e sempre prolifico come nel passato. Ma il Real lo ha coinvolto nel vortice dei fallimenti e se non accadrà un miracolo, ad esempio in Liga, non c'è possibilità che il portoghese parta alla pari dei due argentini. Potrebbe invece prendere quota anche la candidatura di un altro protagonista del Tridentazo: Neymar, l'erede di Pelè che ha steso il Bayern e che sta crescendo di stagione in stagione insieme a Messi e a Suarez. E anche lui avrà Berlino e la Copa America come vetrine.

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