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Pallone d’Oro, quanto vale e com’è fatto

La storia dell’ambito premio di France Football continua ad appassionare i tifosi di tutto il mondo: molti ignari dell’effettivo peso e valore materiale del trofeo composto da due semisfere d’ottone e riempito da cemento in polvere, prima della rifinitura finale: il bagno nell’oro.
A cura di Alberto Pucci
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In molti lo sognano di notte, altri hanno dovuto allargare la loro bacheca personale per farlo stare accanto agli altri precedentemente vinti. E' il Pallone d'Oro: il premio più ambito da ogni giocatore di calcio. Inventato nel 1956 grazie a France Football, e destinato al miglior giocatore dell’anno, il trofeo ha da sempre fatto parlare di sé: e non solo per alcune nomination discutibili o per campioni clamorosamente dimenticati. Nell'aprile del 2011, ad esempio, l'ex boss della Camorra Salvatore Lo Russo (grande tifoso del Napoli e oggi collaboratore di giustizia), dichiarò che il Pallone d'Oro rubato a Maradona nel clamoroso assalto al Banco di Napoli del 1990 venne successivamente fuso e, ovviamente, mai più ritrovato. Un'operazione probabilmente inutile, perché l'ambito trofeo non ha tutto questo valore come si potrebbe credere poiché non è in oro massiccio.

Cemento, ottone e bagno nell'oro

Il Pallone d'oro non pesa poco, ma non è tutto oro ciò che luccica. Realizzato ogni anno da un prestigiosa oreficeria parigina, la maison Mellerio, il trofeo di France Football è composto da due semisfere d'ottone e riempito da cemento in polvere, prima della rifinitura finale: il bagno nell'oro. Il valore, dunque, è più che altro simbolico anche se chi riesce a vincerlo cerca comunque di custodirlo lontano dagli altri premi "minori" e, soprattutto, distante dai malintenzionati.

Tornato alla vecchia formula, dopo il "divorzio" dalla Fifa, il Pallone d'Oro continua però a dividere la critica e gli stessi protagonisti del mondo del calcio. Nello scorso gennaio, infatti, Philipp Lahm chiese a France Football di cambiare e di premiare un giocatore per ogni ruolo: "Il calcio è lavoro di squadra, unità, difesa, assist e sacrificio, per questo ritengo che sia meglio dare un riconoscimento per il miglior portiere, il miglior difensore, il miglior centrocampista e il miglior attaccante".

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