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Palermo-Cagliari e Milan-Atalanta: le prime emozioni della terza giornata di Serie A

Si comincia alle 18.00, con il match del “Renzo Barbera”: il Palermo, dopo due sconfitte, cerca i primi punti e prova ad evitare le ire di Zamparini. In serata, il Milan riceve l’Atalanta per continuare la rincorsa alla vetta della classifica.
A cura di Alberto Pucci
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Maurizio Zamparini

Sannino, Ficcadenti e le panchine traballanti –  Dopo la pausa per le nazionali e le due prestazioni poco sufficienti dell'Italia di Prandelli, torna il campionato con i primi due anticipi. In attesa delle partite di domani, con Juventus, Napoli e Lazio che cercano conferme dopo la partenza "sprint", la terza giornata si apre con le gare di Palermo e di Milano. Alle 18.00, sotto la direzione di Mazzoleni, i rosanero di Sannino ospitano il Cagliari per tentare di raddrizzare una situazione che si è fatta delicata, specialmente per l'ex allenatore del Siena. Reduci da due sconfitte, con 6 gol incassati e nessuno fatto, i siciliani sono chiamati ad una pronta reazione e a salvare la panchina del loro allenatore, già nel mirino del vulcanico Zamparini. Non tira aria buona in casa Palermo: l'insicurezza del tecnico nello scegliere il modulo più adatto, le prime polemiche dei tifosi ed il malcontento di capitan Miccoli, stanno rendendo tutto più difficile. "Ne usciremo con Sannino", ha dichiarato Miccoli nelle ultime ore. L'attaccante rosanero, ancora amareggiato con i vertici societari per il mancato rinnovo contrattuale e fiducioso del lavoro del tecnico campano, ha tentato di risollevare il morale a squadra e sostenitori mettendo da parte il suo stato d'animo: "Prima viene a squadra, poi il sottoscritto!". Un discorso da vero leader, una dichiarazione d'intenti che dovrà essere raccolta da tutti gli undici che scenderanno in campo. Sannino, per questa sfida, probabilmente proverà un cambio di modulo. Dopo il 3-5-2 utilizzato nella sconfitta contro il Napoli ed il 4-4-2 utilizzato con la Lazio, ci sarà forse spazio per un 4-3-3 con Hernandez e Dybala a fianco di Miccoli. Piove sul bagnato in Sicilia perchè dopo Cetto, Brienza e Zahavi, si è fatto male anche Barreto, altra assenza che peserà nell'economia del match. Il Cagliari di Ficcadenti, dopo il rocambolesco pari con l'Atalanta, recupera Astori e Sau e punta forte sull'ex "Pistolero" Pinilla che, da queste parti, si è fatto apprezzare con 35 presenze, 10 gol e 6 assist. "La squadra è in salute", ha rivendicato il mister rossoblu dopo l'inizio balbettante. Palermo sarà certamente un valido banco di prova per i sardi che (mal comune, mezzo gaudio) potrebbero anche loro, in caso di sconfitta, ricevere la visita del presidente Cellino che, in fatto di ribaltoni e cambi di allenatore, è secondo solo a Zamparini (appunto). I precedenti sono quasi tutti a favore dei padroni di casa: 10 vittorie dei siciliani, 13 pareggi e solo 3 vittorie del Cagliari.

Milan - Atalanta

Allegri e l'ostacolo bergamasco – Il Milan torna a San Siro rinfrancato dalla vittoria di Bologna e dalla tripletta di Pazzini, l'Atalanta dopo la sconfitta iniziale ed il pari di Cagliari, ha l'opportunità di eliminare il segno "meno" dalla propria classifica. Sono questi i principali motivi d'interesse dell'anticipo delle ore 20.45, tra rossoneri e nerazzurri. La sosta per i primi impegni legati a Brasile 2014, ha avuto un effetto benefico sugli infortunati rossoneri che, pian piano, stanno tutti recuperando. Con Boateng e Pazzini in campo ed il resto dell'infermeria (Abate, Robinho, Montolivo e Pato) pronta a svuotarsi per la "prima" di Champions, Allegri può tirare un sospiro di sollievo e lasciarsi prendere dagli "amletici" dubbi della vigilia. Bojan o El Shaarawy in campo, a fianco dell'ex attaccante dell'Inter? Le voci più vicine al Diavolo, danno in pole position lo spagnolo che, come è dato a sapersi, piace molto al tecnico toscano.

“ Tanti ambiscono a questa panchina. Penso che sia normale che l'allenatore del Milan sia sempre al centro dell'attenzione! ”
Massimiliano Allegri
Rispetto alla gara di Bologna, le differenze più evidenti saranno in mezzo al campo con De Jong che partirà titolare, insieme ad Ambrosini ed Emanuelson: un turn-over obbligato, visti gli impegni ravvicinati dei rossoneri. Nella conferenza stampa di presentazione, Massimiliano Allegri ha messo subito le cose in chiaro, avvertendo il pubblico di Milano: "Non sarà una partita facile, non ci saranno spazi, servirà pazienza e si dovrà giocare bene tatticamente". Dichiarazione che, per assurdo, potrebbe essere "copiata ed incollata" nei prossimi giorni, quando ci sarà da presentare la sfida contro l'Anderlecht che, come la squadra di Colantuono, sa essere letale con "difesa e contropiede". L'Atalanta arriva a Milano con qualche problema di formazione. Oltre a Carmona e al neo azzurro Peluso (squalificato), mancherà infatti anche la velocità di Ezequiel Schelotto, l'arma (letale) in più degli orobici durante la scorsa stagione. Chi invece ci sarà è Roberto De Luca, stellina ex Varese e pronto al debutto con la sua nuova squadra. Un giocatore sul quale l'Atalanta fa molto affidamento e che quel vecchio volpone di Pierpaolo Marino non ha mancato di paragonare, per il suo fiuto del gol, all'aeroplanino Montella. L'ultimo successo della "Dea" a Milano, risale al 2008, quando Floccari e Langella piegarono il Milan di Maldini (suo il gol del 2 a 1) e di Carlo Ancelotti. Al Meazza, arbitrerà Daniele Orsato: una "sentenza" per i bergamaschi che, con il fischietto di Schio, vantano una sola vittoria, 2 pareggi e 5 sconfitte.

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