Oxlade-Chamberlain e la clausola speciale: mai in campo prima del settantesimo
Il brutto infortunio rimediato contro la Roma nella scorsa semifinale di Champions League, ha costretto Alex Oxlade-Chamberlain a saltare il Mondiale e ad aspettare il prossimo anno per il ritorno in campo. Nonostante tutto, del venticinquenne giocatore del Liverpool si continua a parlare: specialmente in queste ore, dopo le rivelazioni di uno scrittore inglese dal nome Alan Gernon. Nel libro "The Transfer Market: The Inside Stories", l'autore ha infatti spiegato il motivo del perché Oxlade-Chamberlain è stato utilizzato spesso per pochi minuti dall'Arsenal nella stagione 2012/2013.
Dopo l'acquisto da parte dei Gunners nell'estate 2011 per circa 18 milioni di euro, il giocatore fu infatti più volte utilizzato dall'allora manager Wenger soltanto nei minuti finali delle partite. Durante quella stagione l'esterno nato a Portsmouth entrò diverse volte dopo il 72esimo minuto, mettendo in campo tutta la sua classe e facendo impazzire anche i suoi stessi tifosi che, ignari dell'accordo con il Southampton, avrebbero voluto vederlo in azione dal primo minuto.
L'accordo tra i due club
A svelare l'arcano è così arrivato il libro di Gernon, che ha rivelato dell'esistenza della speciale clausola inserita nell'accordo di mercato tra i Saints e l'Arsenal. Una postilla che obbligava il club di Londra a pagare al Southampton ben 10mila sterline, ogni volta che Oxlade-Chamberlain giocava per più di 20 minuti. Il suo scarso minutaggio in quella stagione (inclusa con 25 presenze, di cui 11 al di sotto dei 2o minuti), fu dunque colpa del "patto" siglato tra i due club e non del presunto ostracismo di Arsene Wenger.
La buona notizia per il giocatore è però legata al suo recupero dal grave infortunio ai legamenti del ginocchio destro dello scorso aprile. Come ha confermato lo stesso Jurgen Klopp, la riabilitazione del giocatore sta procedendo meglio del previsto: "Ha iniziato a lavorare sul campo e da quello che ho visto non sembra neanche un giocatore reduce da un brutto infortunio – ha spiegato il tedesco in conferenza stampa – Non c'è fretta e non ha nessuna pressione addosso, ma potrebbe anche tornare a disposizione per la fine di febbraio".