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Osvaldo al Boca: “Un sogno che si avvera. Darò una mano con umiltà”

Cala il sipario anche sulla vicenda Osvaldo, l’ex interista è giunto in Argentina: visite mediche e firma in calce al contratto danno il via alla sua avventura con gli xeneizes.
A cura di Maurizio De Santis
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A Milano non sentiranno la sua mancanza. Ripudiato e messo al bando dall'Inter, riparte dall'Argentina e dal Boca Juniors. Non gli era rimasta alternativa, quasi fosse divenuto improvvisamente un oggetto scomodo, paccottiglia di cui liberarsi in fretta e parcheggiare altrove. Ha fatto così il Southampton, che pure sperava di poter lasciare la punta in nerazzurro: rispedito al mittente (sia per la sfuriata con Icardi e poi con Mancini, sia perché la quota per il suo riscatto non era prevista nel budget di mercato), i ‘Saints' non hanno avuto remore nell'accontentare il calciatore e gli xeneizes che avevano messo gli occhi su di lui.

Torino gli sarebbe piaciuta, alla Juventus era stato bene e poi c'era l'amico Tevez che pure gli faceva da sponsor. Ma il tira e molla con l'Inter gli ha impedito di restare in Serie A. Lui, tenace, ha anche provato a farsi valere poi ha dovuto ripiegare su più miti consigli anche a causa della causa che la società gli avrebbe intentato come risarcimento danni. Ventotto milioni (la cifra incredibile della querela rischiata) di buoni motivi per volare dall'altra parte del mondo e rimettersi in discussione. Il presidente del Boca, Angelici, gli ha aperto la strada (per lui pare sia pronta anche la maglia numero dieci): Pablo vi si è incamminato e, giunto all'aeroporto di Ezeiza, è stato accolto da top player. Telecamere, tifosi, taccuini e microfoni, la luce degli spot e le prime, immarcescibili dichiarazioni: "Se tutto va bene – ammette con scaramanzia – realizzo il sogno più grande della mia vita".

Visite mediche, firma in calce al contratto poi finalmente in campo, accanto ai compagni di squadra lasciando alle spalle l'isolamento subito alla Pinetina. In Argentina Osvaldo arriva con la formula del prestito: ha accettato un ingaggio inferiore rispetto all'Inter e sa che buona parte del suo futuro è legata al destino in Libertadores della squadra. "So bene cos'è il Boca Juniors e sono entusiasta. Sono qui per dare una mano con la massima umiltà". Hanno ammazzato Pablo ma Pablo è vivo…

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