Olanda-Francia si fermerà al 14° minuto per ricordare Cruyff

In pochi hanno rivoluzionato il mondo del calcio come lui. Johan Cruyff scomparso a 68 anni dopo una battaglia purtroppo persa contro un cancro ai polmoni, è stata una delle figure più importanti dello sport di tutti i tempi. Velocità, tecnica, intelligenza, furbizia, carisma sono solo alcune delle sue doti indimenticabili, come indimenticabile è stato il suo apporto ad un calcio diventato grazie a lui più veloce, e più divertente. Impossibile non conoscerlo, impossibile non omaggiare la stella olandese con un ricordo. Basti pensare che venerdì sera in occasione dell’amichevole di lusso tra la sua Olanda e la Francia in programma ad Amsterdam, al 14° minuto le due squadre si fermeranno per celebrare il ricordo del monumentale campione con un minuto di silenzio. Un numero ovviamente non casuale, ma che fa riferimento a quel 14 che Cruyff ha portato sulle spalle durante gran parte della sua carriera facendolo entrare di diritto nell’immaginario collettivo. A ufficializzare il tutto ci ha pensato la Federcalcio olandese.
Perché Cruyff indossava la maglia numero 14
Ma come è nata la scelta del numero 14? Tutto è cominciato il 30 ottobre del 1970 in occasione di un sentitissimo Ajax-Psv. Cruyff reduce da un lungo infortunio avrebbe dovuto indossare come al solito la maglia numero 9. Non erano ancora i tempi infatti delle divise con un numero fisso scelto ad inizio stagione. Accadde però che la divisa numero 7 del compagno Muhren non venne trovata e allora il “Profeta del gol” decise di cedere la sua 9 al compagno che l’aveva indossata durante la sua assenza. A quel punto Cruyff decise di pescare dalla cesta delle maglie una casacca a caso, e così fu presa proprio la numero 14. Era la prima volta che un giocatore titolare utilizzava una maglia che non fosse numerata dall’1 all’11: una scelta perfetta e innovativa per un calciatore emblema della ricerca della modernità.