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Non sarà il derby di Coppa Italia a guarire Inter e Milan dai loro malanni

Mercoledì sera a San Siro la sfida stracittadina tra due formazioni malate, incapaci di ottenere risultati e gioco soddisfacenti. Per Spalletti la doppia caduta con l’Udienese e Sassuolo che ha infranto l’illusione di poter competere con napoli e Juve. Per Gattuso un rompicapo impossibile, tra fallimenti economici, problemi di mercato e contestazione dei tifosi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tutto pronto per il derby un derby con una posta in palio particolare, la qualificazione in semifinale di Coppa Italia. Non una gara qualsiasi, certo, ma che domani sera avrà quel pizzico di sale sulla coda in più che non guasterà allo spettacolo. Che rischia di essere più che modesto viste le recenti uscite di Inter e Milan.

I nerazzurri dopo la triste figura contro il Pordenone proprio nella coppa nazionale hanno rimediato due sconfitte con Udinese e Sassuolo. I rossoneri non hanno frenato la loro caduta libera nemmeno con Gattuso finendo al tappeto a Verona e contro l'Atalanta. Adesso il derby servirà per entrambe per rialzare la testa e provare ad affossare l'altro in modo definitivo. Ma il rischio è quello di vedere uno spettacolo modesto che confermerà il triste momento del calcio meneghino.

La vigilia dice Inter

Il pronostico dovrebbe essere tutto a tinte nerazzurre: se si guarda la classifica non c'è storia. L'Inter è migliore, più forte, capace di fare risultato. Il Milan appare il vitello sacrificale perfetto, inconsistente, senza idee né autostima necessari per mettere timore. Ma il derby, si sa, capovolge qualsiasi pronostico della vigilia e pone le contendenti per 90 minuti sullo stesso piano. Che rischia questa volta di essere molto modesto.

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Il campo non favorisce nessuno

L'illusione Inter

Ciò che si è visto in campo nell'ultimo mese di dicembre non fa sorridere né i tifosi nerazzurri né quelli rossoneri. L'Inter ha cullato il sogno di vetta per un paio di partite per poi uscire mestamente – e in fretta – dal giro scudetto, confermando che la crescita è ancora lunga e solamente all'inizio. L'illusione c'è stata, ma nulla più: Napoli e Juventus sono una spanna più avanti, la Roma è alla pari coi nerazzurri, la Lazio (prossima avversaria a San Siro) potrebbe diventare una concreta insidia.

Profondo Milan

Per il Milan il panorama è ancora più desolante. Otto sconfitte in 18 partite, un cambio d'allenatore, le polemiche sempre dietro l'angolo, grattacapi economici con una Uefa che ha bocciato il progetto Li e tecnici, con il punto interrogativo su Donnarumma. Insomma, un rebus che non si riesce a risolvere dalla scorsa estate e che rischia di diventare un incubo. Il derby potrebbe essere un'occasione per rialzare la testa ma i presupposti non sembrano però esserci.

I dolori di Spalletti e Gattuso

Inter, difesa da reinventare

Spalletti dovrà fare a meno di qualche giocatore importante soprattutto in difesa. Non ci sarà D'Ambrosio, ultimamente tra i più positivi tra i nerazzurri, e mancherà anche Miranda al centro della difesa. A centrocampo potrebbe esserci qualche avvicendamento per far rifiatare i titolari, come l'inserimento di Joao Mario, il portoghese campione d'Europa che è sempre sul procinto di partire. In attacco, fiducia a Icardi, malgrado l'ultima opaca prestazione con il Sassuolo dove ha sbagliato anche un rigore.

Milan, torna Suso

Per Gattuso i grattacapi sono diversi e più complessi. Più che pensare a chi far scendere in campo contro l'Inter, il neo tecnico milanista deve studiare qualche mossa che sproni psicologicamente i propri giocatori. "Una banda senza strumenti" ha definito il suo gruppo allo sbando. In avanti si dovrebbe dare fiducia al giovane Cutrone, il più positivo dei centravanti a disposizione. Milan che dovrebbe scendere in campo con un 4-3-3 con Donnnarumma in porta; Abate, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez a comporre il pacchetto difensivo; in mezzo al campo spazio a Biglia, nel ruolo di regista, mentre mezzali Kessié e Bonaventura. In avanti torna Suso al fianco di Cutrone e Borini.

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