Niente doping, Sakho è ‘pulito’: può giocare a Euro 2016 con la Francia
Mamadou Sakho deve dire grazie al suo collegio di avvocati se riuscirà a partecipare al prossimo Europeo in Francia. La memoria difensiva presentata dai legali ha fatto sì che la commissione della Uefa cancellasse ogni sospetto nei confronti del calciatore finito nei guai perché trovato positivo a una sostanza indicata nella lista di quelle vietate e contenuta in un bruciatore di grassi assunto dal difensore del Liverpool e della nazionale francese. Cassata anche la sospensione di 30 giorni per doping, un provvedimento che gli era stato inflitto in maniera cautelare dall’Uefa in seguito alla positività alle analisi effettuate dopo l’incontro di Europa League tra i Reds e il Manchester United (risalente al 17 marzo scorso).
Il divieto imposto al calciatore dalla Federazione – oltre alle gare con la squadra di Klopp tanto in Premier quanto nelle Coppe – ne causò anche l'esclusione dal novero dei pre-convocati di Didier Deschamps dalla Francia. Sakko, che s'era rifiutato si sottoporsi alle contro-analisi, ha atteso che la federcalcio europea svolgesse ulteriori indagini prima di emettere il verdetto definitivo che avrebbe potuto fermarlo da un minimo di 5 a un massimo di 11 mesi per squalifica Considerati gli ultimi avvenimenti, non ci sono più motivi ostativi alla convocazione del centrale transalpino per la lista definitiva dei 23 che prenderanno parte al trofeo continentale. La ‘riabilitazione' di Sakho è manna dal cielo per il commissario tecnico della Francia, costretto a fare i conti già con gli infortuni di Varane e Zouma.
Kolo Touré fu meno fortunato. Nel 2011, per una positività simile a quella riscontrata a Sakho, Kolo Touré (oggi al Liverpool ma allora tra le fila del Manchester City) fu squalificato per sei mesi per aver assunto delle pasticche dimagranti.