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Né Liverpool, né Napoli. Klopp annuncia: “Mi fermo un anno, devo riposare”

L’ex allenatore del Borussia sgombra il campo dalle voci sul suo futuro: “Dopo sette anni a Dortmund adesso è il momento di ricaricare le batterie e trovare nuovi stimoli”
A cura di Maurizio De Santis
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Resterà fermo per una stagione poi deciderà il da farsi. Jurgen Klopp interviene a smentire le voci che lo vorrebbero sulle panchine della Premier o, addirittura, in Serie A nel prossimo campionato. Si prenderà un anno sabbatico, gli servirà per tirare il fiato, ricaricare le batterie e trovare nuove stimoli dopo sette anni trascorsi al timone del Borussia Dortmund. Lassù, in Nord Westfalia, ha costruito una squadra capace d'incantare in Europa per il suo gioco fino ad arrivare a un passo dalla vittoria della Champions nella finalissima con il Bayern Monaco. Adesso, però, staccherà la spina e allo stadio andrà per diletto, non per lavoro. Vedrà il calcio dall'altra parte della barricata e godrà dello spettacolo. Il Liverpool aveva bussato alla sua porta. Lo stesso aveva fatto il Manchester City e poi c'era stato il presidente De Laurentiis che lo considera un vecchio pallino ma l'inopinata sconfitta in casa contro la Lazio ha messo la parola fine su ogni illusione di agganciare la Champions.

A tutti ha detto grazie e poi rifiutato con garbo ogni proposta, il consulto con il suo agente, Marc Kosice, è stato risolutivo al riguardo. Un elemento di chiarezza nel ginepraio di chiacchiere e indiscrezioni che s'aggirano da settimane intorno al suo nome: "Dopo sette anni molto intensi dal punto di vista emotivo e delle grandi cose fatte – ha ammesso Klopp, come riportano i media tedeschi – ho bisogno di riposare e ritemprarmi in vista della prossima avventura. Starò fermo per un anno, mi sarà utile per ritrovare motivazioni". In Germania, invece, sono convinti che l'ex allenatore del Borussia ha in mente altro: ovvero, attendere la naturale scadenza del contratto di Pep Guardiola al Bayern Monaco per ereditarne la panchina e prendere il comando di quella corazzata che tante volte ha affrontato da avversario.

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