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La morte del calciatore Davide Astori

Nardella rassicura i genitori di Astori: “Firenze non smetterà mai di raccontarlo”

Ieri i genitori del calciatore scomparso hanno diffuso una toccante lettera in cui chiedono di non dimenticare il capitano e di continuare a ricordarlo come è stato fatto in questo anno e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha riposto all’appello della famiglia questa mattina con un tweet dicendo che la città non smetterà mai di gridare il nome di Davide Astori.
A cura di Vito Lamorte
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Oggi ricorre l'anniversario della scomparsa di Davide Astori. Esattamente un anno fa il difensore della Fiorentina moriva in una camera d'albergo a Udine mentre era in ritiro la notte prima della partita. La Lega Calcio ha deciso di ricordare la memoria del capitano della squadra viola proiettando la sua immagine sugli schermi degli stadi durante questo fine settimana al minuto 13 di ogni partita e la partecipazione è stata davvero commovente.

Nel pomeriggio di sabato i tifosi viola sono andati nel cimitero di Bergamo per rendere omaggio al capitano mentre ieri mattina a San Pellegrino Terme c'è stata messa in ricordo di Astori a cui ha partecipato tutta la squadra. Presenti anche l'allenatore Stefano Pioli, oltre che il vicepresidente Gino Salica e il club manager Giancarlo Antognoni. Ieri i genitori del calciatore scomparso hanno diffuso una toccante lettera in cui chiedono di non dimenticare il capitano e di continuare a ricordarlo come è stato fatto in questo anno e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha riposto all'appello della famiglia questa mattina con un tweet dicendo che la città non smetterà mai di gridare il nome di Davide.

La lettera dei genitori: Non stancatevi di raccontarlo

La famiglia di Davide Astori ha voluto ricordare il capitano della Fiorentina inviando a Sky una lettera che è stata letta da Gianluca Di Marzio in diretta nel corso della trasmissione Sky Calcio Show. Ecco il testo integrale.

Un anno senza Davide non si può raccontare. Non esistono le parole, ma forse neanche servono, perché in fondo quello appena passato è stato un anno CON Davide, in un modo diverso e che non avremmo mai voluto scoprire, ma comunque insieme a nostro FIGLIO.

Ecco, INSIEME è la parola che vorremmo pronunciare più forte, ma non possiamo. La nostra voce oggi non è più quella che Davide ha sentito sin da bambino e forse adesso farebbe fatica a riconoscerla, perché il dolore l’ha cambiata per sempre.

Per questo non riusciamo a leggere questa lettera e affidiamo a voi i nostri sentimenti, così come tanti amici hanno fatto in questi giorni in cui il ricordo si è fatto inevitabilmente più intenso.

Per noi Davide NON E’ UN RICORDO che si attenua o si riaccende a seconda delle circostanze, semplicemente perché Davide non è un ricordo: Davide è una PRESENZA.

Davide è vicino a noi ogni istante. Lo vediamo nella nostra splendida nipotina Vittoria, un piccolo miracolo che ci fa trovare il coraggio di lottare contro la tristezza ogni giorno. Lo rintracciamo nelle parole di molte persone, anche sconosciute talvolta, che hanno il bisogno di testimoniarci quanto Davide sia per loro un riferimento, un esempio, a volte uno stimolo per affrontare i momenti più duri. E poi lo ritroviamo nei racconti di chi lo ha conosciuto, degli amici che hanno condiviso con lui gli attimi più’ felici della sua vita, racconti che ci fanno sentire ancora il suono contagioso della sua risata o quello più profondo della sua saggezza, a volte troppa per un ragazzo così giovane.

Tanti in questi mesi ci hanno detto che il nostro Davide era speciale, dotato di una GENTILEZZA rara, spesso disarmante. Ed è vero. Davide non doveva sforzarsi per esserlo, è sempre stato così, sin da bambino: naturalmente, istintivamente, gentile. Ma guai a scambiarla per debolezza o remissione: era la sua FORZA. Davide era fortissimo, era la roccia a cui aggrapparci. Per questo noi oggi cerchiamo di essere forti come lui, ma soprattutto come lui ci vorrebbe. E’ la nostra SFIDA quotidiana, durissima, ma ci proviamo. Grazie a Davide, che ci ha lasciato l’eredita più preziosa che si possa desiderare: un amore infinito. Quello della gente per lui, quello di Davide per la gente, ma soprattutto quello di Davide per la vita.

Continuate a ricordarlo e non stancatevi di raccontarlo. Rivederlo sorridere in una foto, osservarlo correre nelle immagini, sentirlo nei vostri aneddoti non ci fa soffrire: per noi è come RIABBRACCIARLO ogni volta.

Anna e Renato Astori

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