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Napoli-Roma: Dzeko bomber ritrovato, Koulibaly e la difesa di Sarri in tilt

Una partita decisa dagli episodi: la difesa del Napoli sbaglia tutto, Dzeko non perdona ed è capocannoniere. Gabbiadini bocciato dopo meno di un’ora. Scopri gli altri top e flop di Napoli-Roma.
A cura di Mirko Cafaro
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Due grossolani errori difensivi condannano il Napoli contro la Roma, nell'anticipo dell'ottava giornata. Al San Paolo finisce 3-1 per i giallorossi. I partenopei cominciano molto bene nel primo tempo, sfiorano il gol a più riprese, ma poi una giocata leziosa di Koulibaly porta al vantaggio di Dzeko, prima dell'intervallo. Alla ripresa, pronti-via, è Hysaj a sbagliare la marcatura spianando la strada alla doppietta del bosniaco che si candida con decisione al trono di capocannoniere del torneo. Dall'altra parte Gabbiadini dura meno di un'ora, bocciato da Sarri che passa all'attacco con i tre piccoletti e Mertens falso nueve. Molto bene anche la difesa giallorossa: attenta e ordinata come mai si era vista prima di oggi.

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Dzeko bomber al top, che spreco Mertens in panchina

1. Dzeko. Nonostante lo richiami all'ordine per gran parte della partita suggerendogli posizioni e movimenti, Spalletti sembra aver finalmente trovato la giusta collocazione tattica al bomber bosniaco. Per lui parlano i numeri: sette gol in otto partite e, dopo l'Inter, un'altra prestazione determinante per la vittoria in uno scontro diretto che fa volare la Roma all'inseguimento della Juventus. Da rimarcare anche l'intesa con l'egiziano Salah che, oltre all'assist per il primo gol, nel finale sigilla il match col definitivo 3-1.

2. Difesa romanista. Nel primo tempo balla parecchio: le incursioni degli esterni napoletani costringono agli straordinari, ma i cross trovano sempre almeno un paio di giocatori pronti a scalare e ad aiutare il compagno deputato alla chiusura. Non è un caso che l'unico gol del Napoli arrivi solo sugli sviluppi di un calcio piazzato. Altra prestazione coi fiocchi per Manolas, che cresce a vista d'occhio, bene anche Juan Jesus confermato nella posizione di esterno.

3. Mertens. Inspiegabile la scelta di lasciarlo a guardare per quasi un'ora. Entra con la voglia di spaccare il mondo, pennella subito il corner per la rete di Koulibaly, si propone come una costante spina nel fianco della retroguardia romanista che finisce talvolta in apnea.

La difesa del Napoli fa flop, bocciato Gabbiadini

1. Errori difensivi del Napoli. La topica di Koulibaly in occasione del primo vantaggio della Roma è sanguinoso: una leggerezza in fase di disimpegno da campo di periferia. Non dribblare nei pressi della propria area di rigore è un insegnamento da scuola calcio che il senegalese deve aver dimenticato. Eccesso di confidenza e di leziosità sul quale un caparbio Salah va a nozze costringendolo alla brutta figura, in parte riscattata dal gol dell'1-2. Marchiano anche l'errore di marcatura di Hysaj, da situazione di calcio piazzato: finisce dietro Dzeko e si fa tagliare fuori, nonostante i goffi tentativi di recupero.

2. Linee mediane in difficoltà. Per buona parte di gara, i due reparti di centrocampo risultano disegnati e ordinati solo nelle grafiche della tv. In campo si vede altro: squadre lunghe e posizionate male con i mediani che, in fase difensiva, non producono la necessaria azione di filtro e, offensivamente, vengono spesso scavalcati con lanci lunghi, o attraverso iniziative personali.

3. Gabbiadini. Sarri lo boccia dopo meno di un'ora richiamandolo in panchina. Tocca pochi palloni, non offre la necessaria profondità alla squadra e sui suggerimenti degli esterni è quasi sempre in ritardo. Occasione persa e fiducia che cala nei suoi confronti.

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