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La Roma sbanca Napoli: Dzeko e Salah letali per gli azzurri

Al San Paolo è la punta bosniaca a essere protagonista, con 2 gol che mettono i giallorossi in condizione di gestire un match in cui il Napoli ha fatto tanto ma è stato inconcludente in attacco. Gabbiadini, assolutamente negativo: il Napoli riprende vita quando Sarri lo sostituisce. Ma il finale è ancora romanista con il tris di Salah.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma si impone al San Paolo con una partita che vale più dei tre punti in palio. Il Napoli subisce la seconda sconfitta consecutiva, giocando a tratti bene, soprattutto a metà ripresa ma evidenziando che l'assenza in avanti di un uomo da area di rigore come Milik pesa e tanto. Dall'altra parte, ripaga invece la fiducia del proprio allenatore, Edin Dzeko autore della doppietta che apre le marcature di una partita giocata a ritmi molto alti. E che il Napoli non riesce a riacciuffare malgrado la rete di Koulibaly (colpevole sui gol del bosniaco), spenta dal definitivo 3-1 di Salah all'85', in contropiede.

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La gara è subito aperta, giocata dalle due squadre senza timori reverenziali nei confronti dell'avversario: la Roma modellata da Spalletti è disegnata ad hoc per frenare l'impeto partenopeo soprattutto a centrocampo mentre Sarri non snatura il proprio assetto puntando come si sapeva dalla vigilia, su Gabbiadini assistito da Insigne e Callejon. Per i giallorossi, c'è Nainggolan alle spalle di Dzek mentre larghi giocano i veloci Perotti e Salah con un doppio regista davanti alla difesa formato dalla coppia Paredes De Rossi.

Le occasioni non mancano, Reina e Szczesny non devono compiere parate impossibili ma il brivido del gol scorre sempre nelle vene di un match in cui Dzeko, Nainggolan e Salah da un lato, Callejon, Insigne e Allan dall'altro sfiorano il vantaggio, sbagliandolo semplicemente per poca precisione in fase di tiro. I ritmi nel primo tempo restano comunque alti, per una partita piacevole dove il possesso è praticamente alla pari (51-49) così come la mole di lavoro in attacco e i tiri in porta (11 per il Napoli, 6 per la Roma).

Il Napoli è molto più propositivo rispetto alla Roma, il baricentro degli azzurri è molto più alto rispetto a quello dei capitolini che fanno molto filtro a centrocampo. I padroni di casa coprono meglio il campo, con una squadra più lunga, dove gli esterni sono molto alti, a supporto dell'unica punta, Gabbiadini che prova a fare reparto da solo. Per la Roma, invece, escluso Dzeko, tutti partono dietro la linea del centrocampo, sfruttando ripartenze e velocità.

Baricentri nel primo tempo: la Roma sfrutta la velocità delle ripartenze, Napoli più offensivo
Baricentri nel primo tempo: la Roma sfrutta la velocità delle ripartenze, Napoli più offensivo

Ma a sfondare è proprio la Roma, con EdinDzeko che sfrutta al 44′ un errore di disimpegno di Koulibaly, pressato da Salah. L'egiziano scippa la sfera al difensore azzurro, crossa forte e teso al centro dove Nainggolan finta di corpo per il bosniaco che col piattone infila l'incolpevole Reina. Una vantaggio che spacca gli equilibri e impone a Sarri nuove soluzioni nella ripresa.

Nel secondo tempo sia Sarri che Spalletti confermano gli uomini dei primi 45 minuti, con il Napoli che schiaccia la Roma, con maggior impeto soprattutto sulla trequarti. I giallorossi soffrono, tengono e giocano come meglio riescono a fare: sfruttando la velocità di Salah e Perotti, la cattiveria agonistica di Nainggolan e la possenza di Dzeko. Che sfonda ancora su punizione di Florenzi, di testa, piegando la resistenza della difesa partenopea.

Un colpo da ko che però non mette al tappeto il Napoli: Sarri cambia subito, fuori Gabbiadini per un rabbioso Mertens e il gol della rinascita arriva subito, su corner. Il belga fa blocco per Koulibaly che salta solitario ad un metro dalla porta giallorossa e trova la deviazione sul secondo palo per l'1-2 che riaccende un match tutt'altro che indirizzato. A salire in cattedra, è Mertens, in uno stato di forma strepitoso ma poco utilizzato da Sarri che ridà vita ad un attacco che mette in difficoltà la retroguardia romanista.

Il finale è tutto del Napoli che avanza nella trequarti giallorossa. Spalletti vede abdicare prima Juan Jesus, poi Nainggolan, entrambi per problemi muscolari. La Roma si ritrova sulle ginocchia e senza più uomini nell'ultimo quarto d'ora che diventa una autentica sofferenza e con una formazione fortemente rimaneggiata. Ma all'85' è Mohammed Salah a mettere la parola fine su un match infinito: in contropiede l'egiziano fulmina Reina con un preciso diagonale sul secondo palo.

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