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Napoli-Milan. Milik vs Higuain, Ancelotti vs Gattuso: cosa c’è da sapere sul big match

Dai tantissimi temi, tattici, emotivi e tecnici, alle sfide di reparto e individuali fra Milan e Napoli: ecco tutte le informazioni utili per vivere al meglio l’attesa del big match fra azzurri e rossoneri. Una gara importante e che, nonostante arrivi alla seconda giornata, potrà dire tanto sul presente, e soprattutto sul futuro, di entrambe le squadre.
A cura di Salvatore Parente
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Manca ancora qualche giorno a Napoli-Milan, uno dei big match della seconda giornata di questo campionato, ma l’hype, l’attesa per questo importantissimo evento, divenuto negli ultimi anni un habituée ad inizio stagione, cresce in maniera radicale ora dopo ora. I diversi temi in ballo contribuiscono ad accendere un’attesa dai diversi significati: lato Napoli, riuscire a capire se l’exploit di Roma con la Lazio possa rappresentare l’inizio di una lunga serie di risultati positivi e, sponda Milan, dare finalmente avvio alla nuova versione rossonera di Gattuso e, soprattutto del nuovo direttore generale dell’area tecnica Leonardo.

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Tutto questo e non solo, come ad esempio gli esordi di Higuain e Bakayoko, le sfide a distanza fra i due tecnici, rispettivamente allievo e maestro con tanti anni vissuti insieme nel grande Milan di inizio millennio, la prima in casa per il Napoli, i due 4-3-3 a confronto e, immancabile, il duello fra bomber fra il Pipita, ex azzurro che ha sempre castigato i suoi precedenti colori, e Milik, sfortunato erede designato dell’argentino, in una splendida sfida per il vertice alto della classifica.

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Probabili formazioni: Napoli e Milan quasi al completo

Dopo l’importante successo sul campo della Lazio, il Napoli atteso alla super sfida col Milan dovrebbe poter schierare lo stesso undici corsaro all’Olimpico sabato scorso. Al momento, infatti, non ci sono grandi i ballottaggi in vista della formazione titolare che affronterà al ‘San Paolo’ i rossoneri. Per questo motivo, gli azzurri scenderanno sul rettangolo verde con tutta probabilità con Karnezis in porta, Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Allan, Zielinski ed Hamsik a centrocampo con lo slovacco confermato in regia con Insigne, Callejon e Milik in attacco. Formazione tipo anche per il Milan se si eccettua l’assenza forzata di Calhanoglu, fuori dalla contesa per squalifica, per una squadra composta da Donnarumma in porta, Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessié, Biglia e Bakayoko al centro del campo e Bonaventura, Higuain e Suso in attacco.

Come giocano Napoli e Milan

Napoli 4-3-3: ampiezza, gioco lungo e verticalizzazioni

Il Napoli di Ancelotti, al momento, pare essere una versione sarriana leggermente riveduta con piccoli accorgimenti che la stanno conducendo verso una fase differente della propria storia. Eppure, il vestito grafico degli undici in campo è, e pare dover restare, lo stesso col 4-3-3 sistema perfetto per gli uomini a disposizione di mister Carletto, peraltro, alla sua prima assoluta in panchina da avversario del Milan. Prima, e quindi dal 1996 al 2001, undici precedenti con quattro successi, cinque pareggi e due sconfitte.

Tornando al campo però, al netto dei soliti automatismi, imprescindibili ed immuni al tempo che passa, vedi il lancio brevettato Insigne per Callejon, i campani stanno mutando pelle in ampiezza, col loro gioco molto più ‘largo’ e vaporoso rispetto al recente passato, ed in verticale col regista, nello specifico Hamsik, a regalare lanci lunghi per le punte.

Punte esterne, nel tridente con Milik centrale, che poi si producono in diversi cambi di gioco, altra novità recentemente introdotta, col gioco sulle fasce, infine, che non resta appannaggio della sola corsia mancina ma di entrambi i lati con Callejon, e soprattutto Insigne, ad accentrarsi e creare spazi utili per le sortite di Mario Rui e del meno abituato Hysaj.

Milan a specchio: Bonaventura frangiflutti fra centrocampo e attacco

Pur con la stessa impostazione tattica, ovvero il famigerato 4-3-3, il Milan di Gattuso, specie in fase di non possesso, sembra poter mostrare un atteggiamento in campo del tutto differente. Con la squalifica di Calhanoglu, infatti, Bonaventura verrà schierato nei tre davanti col centrocampo rossonero a beneficiare, oltre che della fisicità di Kessié, anche delle qualità in interdizione del debuttante Bakayoko con gli ospiti, dunque, a rinforzare gli argini a metà campo e fare maggiore densità in fase passiva.

Inoltre, con l'inserimento di Bonaventura davanti il Milan, sempre in fase di contenimento, potrà adottare un centrocampo a quattro con l’ex orobico a scalare 20/30 metri più in basso e dunque sulla linea mediana. Per quanto riguarda la fase offensiva, invece, occhio alla corsia di destra con Suso capace di entrare in mezzo al campo col suo mancino e Calabria a sfruttare i varchi creati dallo spagnolo in sede di sovrapposizione con l'ivoriano Kessié abile ad buttarsi alle spalle della mediana azzurra e fare male alla retroguardia di Ancelotti.

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Milik vs Pipita: più punta il primo, più ‘partner’ il secondo

È, e sicuramente sarà, anche la sfida fra Milik e Higuain, fra il passato ed il presente del Napoli, fra due dei migliori bomber della Serie A. Fra due attaccanti che fanno gol ma che raggiungono lo scopo con movimenti del tutto differenti. Il primo, padrone di casa, al netto della sua bravura palla al piede, più prima punta, e quindi più letale nella 16 metri avversaria, il secondo, con maggiori qualità nei piedi, fine realizzatore, con almeno 15 gol a stagione da quando è in Italia, ma anche uomo di costruzione col Pipita capace di scendere sulla trequarti e servire non solo gli esterni d'attacco, Suso e Bonaventura, ma anche le mezzali di Gattuso che si inseriscono con precisione, senza soluzione di continuità. Insomma, due bomber di prima scelta che si sfideranno a viso aperto nel teatro del ‘San Paolo’ per la supremazia non solo collettiva ma anche individuale.

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