Napoli-Inter, Coppa Italia 2011, Mazzarri e Leonardo: abolite i supplementari

Avversari in campo, anzi in panchina, uniti fuori, in conferenza stampa. Mazzarri e Leonardo al termine di Napoli-Inter di Coppa Italia, una gara infinita per un quarto di finale, hanno le idee chiare su ciò che non va. Nessun commento o critica all'arbitro, oltre quelle di rito, nessuna arrabbiatura o esultanza per l'eliminazione o il passaggio del turno. Ad unire i due allenatori è un pensiero che non lascia spazio all'esito del risultato finale: non è ammissibile che si debbano giocare i tempi supplementari nel momento in cui la stagione già prevede una marcia a ritmi indiavolati.
L'Inter sta giocando dallo scorso 6 gennaio ogni tre giorni lo farà, complici ovviamente i due recuperi di serie A (uno già disputato con il Cesena, l'altro in programma contro la Fiorentina il 16 febbraio) fino a metà del prossimo mese. Poi una settimana di pausa e via ancora tra campionato, Champions League e Coppa Italia.
Insomma, un tour de force in cui gli ulteriori 30 minuti di gioco per i due tempi supplementari, di certo non servivano e non se ne sentiva la necessità. Prima di Napoli e Inter, c'erano caduti nella trappola supplementari Palermo e Parma: altri minuti sulle gambe, altra stanchezza accumulata. Poi hai voglia di pensare ai motivi degli infortuni (e Napoli e Inter ne hanno parecchi).
Così, anche Mazzarri ha sottoscritto il pensiero del suo dirimpettaio nerazzurro: "Sono d'accordo con lui in questo, si gioca talmente tanto che almeno per questi turni di quarti e semifinali si potrebbero abolire i 30 minuti supplementari".