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Napoli, Hamsik entusiasta di Ancelotti: “E’ una persona stupenda”

Alla vigilia della sfida contro i rossoneri, il capitano partenopeo parla degli obiettivi della squadra e del feeling che è nato con il nuovo allenatore: “Siamo tutti soddisfatti di Ancelotti. Ci dà tanti consigli, è molto simpatico e sta lavorando molto bene. Non per caso ha vinto dovunque è stato”.
A cura di Alberto Pucci
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L'undicesima stagione azzurra di Marek Hamsik, riparte dalla gara di debutto al San Paolo contro il Milan. Ad attendere il capitano partenopeo, che in estate ha anche rischiato di far le valigie e lasciare l'Italia, ci sarà l'ennesimo tributo della sua gente: "Napoli è casa mia e sono orgoglioso di vivere in una città in cui non mi sento straniero – ha spiegato lo slovacco al "Corriere della Sera" – Napoli è migliore di tanti stereotipi e tanti pregiudizi, e poi sono legato a Castel Volturno, dove vivo. Mi conferiranno la cittadinanza onoraria. E io sono molto grato è orgoglioso di questo".

Oltre al ritorno in campo di "Marechiaro", sarà una serata suggestiva anche per il nuovo allenatore: "Siamo tutti soddisfatti di Ancelotti – ha aggiunto Hamsik – Il mister ci ha fatto capire, in poche settimane, di essere una persona stupenda, aperta. Ci dà tanti consigli, è molto simpatico e sta lavorando molto bene. Non per caso ha vinto dovunque è stato, in Europa".

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La voglia di vincere

"La squadra non è cambiata moltissimo, ma ogni giocatore, nel nostro sistema, è fondamentale. Come lo è il mister. Che porta le sue nuove idee, con equilibrio e saggezza, in un modo di giocare collaudato nel tempo. Per il resto la squadra è sempre la stessa. Può fare molto bene. In campionato e in Europa". Il tutto nonostante un precampionato al di sotto della attese: "Siamo un po' tutti scettici dopo le amichevoli disputate, ma in campionato si è visto quanta grinta ci mettiamo. Non abbiamo vinto tanto, finora, ma abbiamo una gran voglia di farlo".

La chiusura è dedicata a Sarri e ad un aneddoto personale: "Sarri era un uomo di campo, viveva ventiquattro ore su ventiquattro in campo – ha concluso Hamsik – Era davvero malato, veramente, non trascurava niente, neanche i minimi particolari. Qual è stato il mio gol più bello? Quando abbiamo vinto la Coppa Italia contro la Juventus, nel 2012. Una gioia incredibile".

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