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Napoli forza sette, Ancelotti rivitalizza Milik: l’ex Ajax raggiunge Mertens e Insigne

Nella larga vittoria ottenuta contro il Frosinone, è tornato al gol anche l’attaccante polacco: autore di una doppietta. Grazie a questi due centri, il polacco ha affiancato a quota sette reti gli altri due bomber del Napoli. L’ex Ajax ha però una media migliore rispetto ai due compagni di reparto: un gol ogni 104 minuti.
A cura di Alberto Pucci
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All'alba di una trasferta europea che definire importante è riduttivo, il Napoli ha scoperto di godere di ottima saluta specialmente nel reparto offensivo. Le buone notizie, in vista del match di Champions League contro il Liverpool (dove sarà necessario cercare il gol), arrivano soprattutto da Arkadiusz Milik: autore di una doppietta contro il Frosinone e salito a quota sette centri in campionato, affiancando gli altri due bomber Mertens e Insigne.

Archiviato definitivamente il brutto periodo passato dopo i due gravi infortuni, l'attaccante polacco ha dunque dimostrato di poter dare una grande mano all'attacco partenopeo: ora diventato, insieme a quello della Juventus, il più prolifico con 32 marcature. La media gol del ventiquattrenne ex Ajax è tra l'altro migliore di quella dei due compagni di reparto. Milik ha infatti realizzato i suoi sette gol in 728 minuti totali (uno ogni 104′): meglio di Mertens (una rete ogni 119 minuti) e di Insigne (158 minuti).

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Il Napoli dei giovani

Il merito di questi ottimi numeri di Milik e compagni, è anche e soprattutto di Carlo Ancelotti. Il tecnico di Reggio Emilia, ha infatti saputo entrare in punta di piedi nello spogliatoio azzurro e plasmare la sua squadra senza stravolgere ciò che di buono aveva fatto il suo predecessore. Rispetto a Maurizio Sarri, l'attuale allenatore sta inoltre coinvolgendo (e facendo giocare) tutta la rosa a disposizione puntando molto sulla forza del gruppo oltre che su quella dei singoli.

Una scelta molto apprezzata dalla società, che con il Frosinone ha visto in campo una squadra dall'età media di 25 anni e 243 giorni: un evento che a Fuorigrotta non si era più visto dal settembre del 2009 e dalla gestione di Roberto Donadoni. Nonostante l'età, i giocatori hanno però già dimostrato di aver ormai acquisito la personalità dell'allenatore, e questa non può che non essere una buona notizia in vista della trasferta in Inghilterra.

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