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Napoli, De Laurentiis ufficializza Di Lorenzo e annuncia: “Ora un attaccante e un terzino”

Con un breve messaggio su Twitter, Aurelio De Laurentiis ha dato il benvenuto a Giovanni Di Lorenzo. L’esterno è ufficialmente il primo colpo del calciomercato del Napoli, che non sembra intenzionato a fermarsi, stando alle parole del presidente che in quel di Malta sta partecipando in questi giorni all’Assemblea dell’ECA. Il patron ha fatto il punto sulle prossime mosse degli azzurri aprendo all’acquisto di un attaccante e un terzino, solo dopo aver piazzato però giocatori in uscita.
A cura di Marco Beltrami
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Con un breve messaggio su Twitter, Aurelio De Laurentiis ha dato il benvenuto a Giovanni Di Lorenzo. L'esterno è ufficialmente il primo colpo del calciomercato del Napoli, che non sembra intenzionato a fermarsi, stando alle parole del presidente che in quel di Malta sta partecipando in questi giorni all'Assemblea dell'ECA. Il patron ha fatto il punto sulle prossime mosse degli azzurri aprendo all'acquisto di un attaccante e un terzino, solo dopo aver piazzato però giocatori in uscita.

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Napoli, ufficiale l'acquisto di Giovanni Di Lorenzo

Un affare chiuso già da diversi giorni ma che ora diventa ufficiale. Il Napoli ha formalizzato, anche sui social, l'ingaggio dall'Empoli di Giovanni Di Lorenzo (per una cifra superiore ai 9 milioni). Prima il messaggio su Twitter del presidente De Laurentiis "Benvenuto a Napoli Giovanni" e poi la nota del club con le prime parole del calciatore che già scalpita: "Sono felice di questa mia nuova avventura in un club prestigioso quale e' il Napoli. Non vedo l'ora di cominciare questa stagione e conoscere i miei nuovi compagni a Dimaro"

Quali saranno le mosse di mercato del Napoli

Oltre ad ufficializzare a mezzo social l'acquisto di Giovanni Di Lorenzo, il presidente del Napoli De Laurentiis ha fatto il punto sulle prossime mosse di mercato della società azzurra. Tanti i nomi accostati ai partenopei nelle ultime settimane, compresi quelli relativi a James Rodriguez e Mauro Icardi. Direttamente da Malta dove si trova per l'Assemblea ECA, DeLa ha spiegato: "L'estate è lunghissima, siamo l'unico club che non ha subito rivoluzioni interne. Ancelotti ce l'abbiamo per altri due anni e prima di comprare dobbiamo pensare alle uscite. Abbiamo già preso Di Lorenzo, che penso possa svolgere sulla fascia destra. Il 28 luglio abbiamo organizzato già l'amichevole con il Liverpool e questa è un ottima notizia".

De Laurentiis e i prossimi acquisti del Napoli

Non ci saranno dunque rivoluzioni, ma quali saranno le nuove mosse degli azzurri? Quali i prossimi obiettivi del Napoli? De Laurentiis spiega ai microfoni di Tuttomercatoweb.com: "Di attaccanti ne abbiamo molti, prima di decidere chi comprare e non comprare bisognerà capire chi vendere. Il terzino destro l'abbiamo già preso, ora servono un attaccante e un terzino sinistro, ma solo in caso di uscita di uno dei nostri"

Il presidente del Napoli e i dubbi sulla riforma delle Coppe

Archiviato il capitolo mercato, De Laurentiis che ha comunque applaudito al lavoro dell'ECA e del confronto con i top club internazionali ha esternato le sue perplessità sulla riforma delle coppe: "La riforma delle Coppe europee non mi convince. Ne vedremmo una per ricchi, una per medi e una per poveri. Ci sono molti dubbi su questa organizzazione. Non possiamo sapere cosa accadrà nel mondo dei media in futuro. Già nei prossimi tre anni potrebbe cambiare molto. Mi preoccupa la divisione dell'Europa: l'Inghilterra ha il problema della Brexit, la Spagna è divisa, Francia e Italia sono in un delirio assoluto e la Germania non si sa cosa farà. Stiamo rischiando di mettere a loro agio altri Paesi, dobbiamo unirci. Se non ci svegliamo Stati Uniti, Russia e Cina ci faranno molto male, ci sbraneranno. Non ci dobbiamo mai dimenticare che siamo 500 milioni di europei con un unico esercito, quello inglese. Poi ci sono le lotte stupide di ciascuno stato"

La proposta di De Laurentiis, doppia Champions League

E la proposta è quella di suddividere la Champions League: "Non dobbiamo dividere la Champions in fasi, sarebbe mortificante. Oggi servivano anche le media company, per capire quali partite interessino e quali no. Dobbiamo capire come riuscire a vendere bene il prodotto. Chiamiamola tutta Champions League: ci sono cinque Paesi che hanno un fatturato molto più alto di altre Nazioni e si possono permettere di comprare i giocatori più importanti. Per questo si crea uno sbilanciamento con coloro che hanno meno possibilità economiche. Facciamo due Champions League, una con Inghilterra, Italia, Spagna, Francia e Germania e un'altra con gli altri Paesi. Poi le prime cinque di entrambe si sfiderebbero e anche i più deboli potrebbero vincerla. Già fare la Champions e l'Europa League è mortificante per molte squadre"

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