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Napoli, Ancelotti: “Con la Samp cambio qualcosa. Champions dura anche per Psg e Liverpool”

Il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, spiega perché a Genova, per la sfida contro la Sampdoria, cambierà qualcosa nella formazione iniziale rispetto alle prime gare contro Lazio e Milan: “Ho una rosa che mi permette di farlo, le scelte vengono fatte anche in virtù delle caratteristiche dell’avversario. Però la nostra impostazione di gioco è la stessa”. E sulla Champions dice: “Non credo che a Parigi abbiano stappato Champagne sapendo di giocare contro di noi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tra campionato e Champions. La Sampdoria alle porte e il debutto in Coppa rimandato al 19 settembre, quando il Napoli sarà di scena a Belgrado per la prima partita del girone. In mezzo c'è la pausa di Serie A che servirà a Carlo Ancelotti per raffinare gli schemi, recuperare gli infortunati, accelerare il lavoro di crescita di una squadra che a partire da metà settembre scendere in trincea anche in Europa. E servirà tutta la rosa a disposizione per restare competitivi su più fronti. Non è solo questione di moduli che possono cambiare anche a gara in corso ma anche di interpreti che variano a seconda dell'avversario e delle scelte tattiche: non c'è più un monolite, un modello che spingeva Maurizio Sarri a utilizzare un numero ristretto di calciatori, ma un'impostazione che porta l'attuale tecnico ad annunciare che qualcosa cambierà in occasione della sfida del Ferraris "per tenere il gruppo motivato, non per demerito di qualcuno", ammette in conferenza stampa. Perché certe amnesie difensive cancellate dalla rimonte con Lazio e Milan sono "una questione di attenzione generale e non di un singolo reparto".

Diawara al posto di Hamsik a centrocampo (per dare maggiore fisicità alla linea mediana), Verdi al posto di Callejon in attacco con Mertens che potrebbe partire ancora una volta dalla panchina. Sono queste le novità da proporre nella formazione che scenderà in campo a Genova.

Ho una rosa che mi permette di poter cambiare, cerco di tenere un'atmosfera positiva e un gruppo coinvolto – le motivazioni ribadite alla vigilia della trasferta -. Mi dà serenità avere tanti elementi di valore perché ormai chi gioca mezz'ora, come Mertens con il Milan, può essere decisivo come chi gioca sessanta minuti. Hamsik o Diawara? Dico che le scelte vengono fatte anche in virtù delle caratteristiche dell'avversario. Però la nostra impostazione di gioco è la stessa sia con Hamsik sia con Diawara.

Ultima riflessione sul girone di Champions nel quale è stato sorteggiato il Napoli: un gruppo di ferro che annovera Paris Saint-Germain, Liverpool e la Stella Rossa Belgrado, avversario temibile più per il fattore ambientale che per questioni tecniche. Ancelotti non accetta pessimismo e sconforto per un abbinamento che sulla carta sembra aver condannato già la squadra.

E' un girone difficile ma d'insuperabile non c'è niente. Difficile lo è, perché ci sono tre squadre, compreso il Napoli, di alto livello e poi c'è una outsider come la Stella Rossa. Ci sarà un ambiente particolare a Belgrado, so cosa vuol dire giocare lì. Ma non credo che a Parigi abbiano stappato Champagne sapendo di giocare contro il Napoli.

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