Nainggolan: “Mio padre ci abbandonò, mia madre faceva 3 lavori. E ho rubato per mangiare”
Suo padre abbandonò la famiglia quando Radja Nainggolan era appena un ragazzino che aveva le spalle strette e il cuore pieno di paura. Il peso della famiglia, il compito di sbarcare il lunario e sopravvivere finì tutto sulle spalle della madre. Lei non c'è più, è scomparsa qualche anno fa dopo aver lottato contro un tumore. Del genitore che lo lasciò da solo nel momento più delicato della vita, invece, non ha più notizie. E nemmeno ne cerca.
E' un capitolo chiuso – raccontò qualche tempo fa il calciatore in un'intervista alla Tv belga -. Di quel periodo ricordo solo le cose brutte. Ero solo un semplice ragazzo che aveva bisogno di un padre ma lui non c'è mai stato. Quando l'ho incontrato per me è stato come vedere un estraneo. E quando mi ha cercato è stato solo perché ero diventato famoso.

Il ‘ninja' mai ha fatto mistero dell'infanzia difficile, di quanto sia stato duro crescere in un contesto nel quale o impari in fretta a cavartela da solo oppure soccombi con tutti i rischi e i pericoli del caso. A cominciare dalla possibilità di finire nei guai perché la fame può spingerti a commettere cose che nemmeno penseresti di fare. Al Times, il tabloid che lo ha contattato alla vigilia del ritorno di Champions con il Liverpool, Nainggolan ha svelato alcuni aspetti del proprio passato.
Mia madre faceva 3 lavori per pagare le bollette – ha aggiunto il giocatore -. E’ stato duro crescere in questa condizione e per lunghi tratti della giornata la mia casa diventava la strada. Spesso ero lì fino a tardi. E quando avevo fame, poiché non potevo permettermi nulla, ho anche rubato cose da mangiare, piccole cose.
La carriera sul rettangolo verde lo ha salvato e gli ha dato una buona opportunità. Fortuna, determinazione, tecnica individuale gli hanno permesso di diventare uno dei centrocampisti più in vista in Europa. E in Inghilterra farebbero carte false perché Radja si cali nel clima della Premier. Lui, però, a dispetto delle chiacchiere, delle voci di mercato che lo vorrebbero corteggiato e altrove ogni estate va avanti per la propria strada.
A Roma sto benissimo e ho tutto quello che mi serve. La mia famiglia vive bene. Con il Chelsea c’è stato qualcosa. E’ successo la scorsa stagione, dopo che hanno vinto la Premier League. Il calcio inglese mi piace ma ho quasi 30 anni e ricominciare daccapo alla mia età non è semplice. Oltretutto odio la pioggia. Siamo stati a Liverpool due giorni e non ha mai smesso di piovere.
Olimpico esaurito, ci sarà il pienone confidando in un'altra notte magica dopo l'impresa fatta contro il Barcellona: dal 4-1 del Camp Nou al 3-0 che regalò qualificazione alla semifinale. Adesso si parte dal 5-2 di Anfield Road contro un avversario che ha nell'intensità e nella velocità dei suoi interpreti le armi migliori.
Sappiamo che rimontare è difficile. Però sappiamo anche che se l'abbiamo fatto col Barça possiamo ripeterci. Salah? E' un bravo ragazzo. Sono veramente felice per lui per quello che sta facendo. Era già forte a Roma, adesso è ancora meglio.