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Nadia Nadim, dall’orrore di Kabul a stella del calcio femminile

Nadia Nadim fuggì da Kabul dopo la morte del padre e finì in Danimarca. Lì, la ragazza scappata dai talebani, inizia a giocare a calcio, realizza tantissimi gol e diventa una stella. Oggi gioca nel New Jersey con gli Sky Blue.
A cura di Alessio Morra
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Il Brescia superando nella doppia sfida il Fortuna Hjorring ha raggiunto i quarti di finali della Champions League femminile. Al club danese non è bastato il gol di Nadia Nadim, una ragazza afgana naturalizzata danese che ha una storia incredibile. La Nadim è diventata una calciatrice per fuggire da Kabul, dopo la morte del papà Rabani, un generale dell’esercito afgano che fu sequestrato e giustiziato dai Talebani nel 2000.

Una vita fuori dal comune quella di Nadia che, il prossimo 2 gennaio compirà 28 anni. Nel 2000, quando era poco più che una bambina, i talebani le uccisero il papà. La madre Hamida per sei mesi visse nel terrore e nella speranza di rivedere tornare il marito. Poi quando seppe cosa era successo decise di lasciare l’Afghanistan con le sue figlie. La strada per arrivare in Danimarca fu lunga e tortuosa. Dopo aver superato il confine, la famiglia Nadim con dei passaporti falsi giunse in Italia, dove rimasero per poche settimane. Dei contrabbandieri portarono Nadia e la sua famiglia, con un nutrito gruppo di rifugiati, in Danimarca dove iniziò la nuova vita di questa ragazzina che a 16 anni fu ingaggiata dall’Aalborg. Nadia Nadim passa prima al Viborg e poi al Skovbakken, diventa maggiorenne, prende la cittadinanza danese e avendo grande talento rapidamente diventa un punto fisso della nazionale scandinava. La storia dell’attaccante negli anni diventa quasi una favola perché con il Fortuna Hjorring vince titoli, segna valanghe di gol e disputa pure la Champions League. Nadia è così forte che viene ingaggiata dagli Sky Blue, squadra del New Jersey. Il traguardo è eccezionale, perché il campionato femminile americano è il migliore del mondo e chiunque vuole giocare lì. La Nadim nella pausa del campionato a stelle e strisce è tornata a giocare in Danimarca, il paese che la ha accolta e ha cercato di far avanzare in Champions il Fortuna, non ce l’ha fatta. All’inizio del 2016 tornerà a giocare negli Stati Uniti e proverà ancora a fare gol con la maglia numero 9 degli Sky Blue.

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