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Morata, mai come Higuain: “Rispetto orgoglio e lealtà di chi mi ha voluto bene”

L’attaccante spagnolo torna in Italia per la gara contro gli Azzurri e parla del recente passato: “Per come ero stato trattato dalla Juventus, per quanto ero stato felice lì, non sarei mai andato al Napoli. Non potevo”. Il cuore batte per Alice: “Qui da voi ho trovato l’amore. Appena posso raggiungo la mia ragazza a Venezia”.
A cura di Maurizio De Santis
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Riconoscenza. Gratitudine. Rispetto per i tifosi e per la maglia indossata. Esistono ancora queste cose nel mondo del calcio? E' possibile che la logica asettica del denaro possa corrompere le persone fino a calpestare anche dignità e passione? Sì, è possibile e l'agenda dei ‘traditori' o degli ‘opportunisti' è al completo. Però capita anche che – nonostante la giovane età – c'è ancora chi certe sfumature abbiano ancora un valore e non siano solo parole, gesti rituali a cui abbandonarsi perché così piace alla gente, perché così conquisti la folla e magari pensi d'avere libertà assoluta.

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Per Morata non è così. In Italia è tornato assieme alla Spagna, a Torino metterà piede in quello stadio che lo ha accolto, coccolato e osannato fino a dirgli addio a causa di quella clausola di recompra che ha permesso al Real di riportarlo a casa pagando 30 milioni di euro. Alla Juve oppure nulla, Alvaro ha sempre avuto le idee chiare al riguardo e lo ha ribadito anche a suo padre e al suo agente quando gli dissero che dalla Serie A c'era il Napoli pronto a fargli ponti d'oro per consegnargli la maglia di Higuain finito ai bianconeri.

E' vero – ha ammesso in conferenza stampa Morata – venni informato che c'erano stati contatti col Napoli. ‘Scordatevi che faccia una cosa del genere', fu questa la mia risposta immediata. Per come ero stato trattato dalla Juventus, per quanto ero stato felice lì, non sarei mai andato al Napoli. Non potevo.

Lui ha detto/voluto/saputo dire di no. Higuain, invece, ha fatto il percorso inverso sollevando proteste, perplessità, polemiche per il modo in cui ha scelto di abbandonare la maglia azzurra. Le visite mediche in gran segreto fatte addirittura in una clinica di Madrid sono state un gesto difficile da accettare. Vuoi andar via perché preferisci andare altrove? Bene, fallo pure. Ma alla luce del sole.

Ognuno ha le sue idee e il suo modo di essere – ha aggiunto Morata -. Io non l’avrei mai fatto perché alla fine per me contano più l’orgoglio e la lealtà alla gente che mi ha voluto e trattato bene.

La testa in Spagna, il cuore in Italia per la bella Alice

Va dove lo porta il cuore e mette il cuore ovunque va. Nella vita dell'uomo e del calciatore c'è spazio anche per i sentimenti, in quella di Morata c'è una persona speciale: è Alice Campello, bellissima modella veneziana che lo ha ‘ingabbiato' senza entrare in tackle.

Torino è la mia seconda casa, lì ho trovato l’amore e l’Italia è sempre nei miei pensieri – ha concluso Morata -. In casa con la mia ragazza parliamo italiano e appena posso vado a Torino o a Mestre e Venezia, lei è di lì. Faccio le vacanze da voi, ormai sono quasi italiano.

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