Mondiali, l’Inghilterra valuta il boicotaggio. E l’Italia spera nel ripescaggio
Immaginate lo scenario assurdo. L'Inghilterra boicotta il Mondiale, decide di lasciare a casa la nazionale e l'Italia – che non ha ancora un ct e nemmeno sa con quali calciatori ripartire – viene ripescata per il rotto della cuffia dalla Fifa, spedita in Russia perché c'è una lacuna da colmare. E magari vince anche la Coppa. Roba da copione cinematografico a metà tra una ‘sporca dozzina' e ‘fuga per la vittoria', abbastanza da far dimenticare l'umiliazione subita nella doppia sfida contro la Svezia che ci ha eliminati dai playoff a casa nostra (nel match di San Siro). Roba che, se ci metti il pensiero, diventa poco alla volta una suggestione che ti ronza in testa come già accaduto in occasione del Perù, dell'Iran e di chissà quale altro azzeccagarbugli in grado di consegnarci qualcosa che non abbiamo meritato.
La crisi internazionale. Questa volta tutto nasce dalla spy story sull'asse tra Londra e Mosca, con James Bond (assieme alla sua fedele amica Walther PPK, la pistola semiautomatica di fabbricazione tedesca) tornato in auge come ai tempi della Guerra Fredda o della Spectre. L'avvelenamento dell’ex agente segreto russo Sergei Skripal e della figlia Yulia, intossicati da un agente nervino a Salisbury, ha sollevato il polverone diplomatico e alimentato la tensione politica è ai massimi livelli. L'Inghilterra ha espulso dal Paese 23 diplomatici d'Oltrecortina e la Russia – in segno di risposta – ha reagito alla stessa maniera.
L'ipotesi (clamorosa) di boicottaggio. Non è finita perché la premier Theresa May ha annunciato che il governo di ‘sua maestà' sta meditando ulteriori provvedimenti nei prossimi giorni: tra i più clamorosi – come indicato dai media inglesi – c'è addirittura il ritiro della squadra di calcio dalla Coppa del Mondo. Uno scenario che, nonostante la crisi politica internazionale che s'è scatenata intorno alla vicenda, appare improbabile. E' veramente difficile credere che l'Inghilterra decida di non partire per la Russia e partecipare alla competizione iridata. Ma se la situazione dovesse peggiorare, se i rapporti tra l'Occidente britannico e l'Est che guarda a Mosca divenissero ancora più tesi allora si riaprirebbe una piccola speranza di ripescaggio degli Azzurri. Spetterebbe alla Fifa scegliere la nazionale, una decisione che verrebbe presa in assoluta autonomia discrezionale dal Comitato Organizzatore a prescindere dal Ranking o da qualsiasi altro dato statistico.