Mondiali 2010: Lippi. Se succede non saliranno sul carro dei vincitori!
Il commissario tecnico della nazionale italiana Marcello Lippi, parafrasando uno slogan dei tifosi romanisti che hanno quasi sfiorato una straordinaria rimonta ai danni dell'Inter, risponde a tono alle innumerevoli critiche che stanno accompagnando gli azzurri al mondiale.
"Non succede, ma se succede stavolta nessuno di loro salirà sul carro dei vincitori" Ce l'ha con i politici e non solo: " Alla vigilia di un appuntamento importante sono tutti bravi a puntare il dito, ma poi dopo sono altrettanto bravi a esseri i primi a salire sul carro dei vincitori. Dopo il mondiale di Germania, il pullman che ci attendeva a Roma era già pieno…"
La storia così si ripete, come al mondiale che ci ha visto campioni del mondo, così alla vigilia del Sudafrica, Lippi suona la carica e non dispensa nessuno questa volta. La sfiducia arriva solo dalle cariche del governo, secondo il tecnico viareggino, da quelli che criticano gli stipendi dei giocatori, da quelli che vogliono premi partita più bassi e da quelli che non perdono occasione per alimentare le polemiche sulla presunta offesa di Marchisio durante l'inno di Mameli prima dell' amichevole Svizzera-Italia perchè " A Malpensa, i tifosi ci hanno fatto sentire il loro affetto, erano in parecchi a dimostrare il loro entusiasmo. Mentre 4 anni fa a Pisa c'era solo un amico mio."
Non dimentica i giornalisti, rei di aver criticato la sua Italia, campione del mondo, prima e dopo il match contro la Germania vinta ai tempi supplemtari con i gol di Pirlo e Del Piero e con un sorriso gli avvisa: ‘‘State tranquilli, rivivremo una serata come quella di quattro anni fa in Germania."
E' pimpante, è felice ed è sciuro che la squadra andrà lontano. " Avete visto i ragazzi oggi? Hanno un entusiasmo incredibile, sono più carico ora che in Germania, sono fiducioso, molto fiducioso. Certo sono d'accordo con Abete, noi non siamo la favorita, Spagna e Brasile lo sono, ma d'altronde in quale dei mondiali vinti noi partivamo come favoriti? I campioni non vincono i mondiali da soli, prendete Ibrahimovic che non è qui. Lo stesso Portogallo di Cristiano Ronaldo e l'Argentina di Messi hanno sofferto nelle qualificazioni. Per questo dico sempre che il gruppo è importante. Il gruppo vince, il gruppo fa la differenza. Magari poi, anche qui, come nel mondiale del' 82, esplode un nuovo Paolo Rossi che ci porti a bissare il nostro successo del 2006"
E allora, ora che ogni cosa è stata detta, ora che ogni sassolino tolto, la coppa è lì, come nella foto, a portato di mano e noi di calcio fanpage siamo come quei tifosi che ti hanno accompagnato a Malpensa, come quell' amico che c'era a Pisa, noi ti crediamo e su quel carro ci saliamo fin da adesso ma ora tuo compito è quello di dar credito al tuo sfogo, di non deludere le nostre apettative e come le nostre, quelle di un'Italia intera.
Davide Pecchia