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Mondiale Under 20, Nicolato: “Niente calcoli, la miglior vittoria è non aver rimpianti”

Atteso dalla semifinale mondiale contro l’Ucraina, il commissario tecnico azzurro ha spronato i suoi ragazzi: “Speriamo di fare una buona gara, daremo sicuramente il massimo e siamo felici di essere arrivati fin qui. L’urlo a fine gara? E’ una cosa che portiamo avanti da tre anni. E’ un modo per unire le nostre emozioni”.
A cura di Alberto Pucci
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Il tricolore sventola sopra tutte le case italiane. Merito della Nazionale di Roberto Mancini, di quella delle ragazze terribili di Milena Bertolini e anche della selezione Under 20 di Paolo Nicolato: attesa dalla semifinale mondiale contro l'Ucraina. A poche ore dalla sfida di Gdynia, in programma domani, martedì 11 giugno, il commissario tecnico azzurro ha così presentato la sfida che vale la finalissima.

"C'è grande entusiasmo, voglia di fare, emozione – ha spiegato Nicolato a Sky Sport – Speriamo di fare una buona gara, daremo sicuramente il massimo. Siamo felici di essere arrivati fin qui, siamo in un momento in cui non bisogna fare calcoli. La miglior vittoria è non aver rimpianti. Partiamo 50-50, ed è una sfida che si basa sui collettivi, sia nostro che loro. Non penso che ci possa essere un giocatore in particolare che possa deciderla".

L'urlo della Nazionale italiana Under 20

Contro l'Ucraina, reduce dalla vittoria di misura sulla Colombia nell'altra semifinale, gli azzurrini sono dunque chiamati a confermare nuovamente l'ottimo lavoro fatto negli ultimi mesi dall'entourage del tecnico italiano: "È gratificante vedere le nazionali giovanili fare certi risultati, abbiamo fatto bene nell'ultimo periodo. In questo momento il calcio italiano non vive il miglior momento e noi invece riusciamo ad ottenere dei risultati che devono essere valorizzati, ne siamo felici".

Dopo la macarena delle ragazze di Milena Bertolini, ora i tifosi si aspettano un'altro festeggiamento in stile "300" di Pinamonti e compagni: "L'idea di festeggiare con l'urlo che prende spunto dal film, è una cosa che portiamo avanti da tre anni – ha concluso il ct azzurro – E' un modo per unire le nostre emozioni. Faccio sempre un grande applauso ai giocatori quando sono in grado di trasmetterle. Lo facciamo prima e dopo ogni partita".

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