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Mondiale per club 2010, Radoncic del Seongnam promette battaglia all’Inter

La punta montenegrina del Seognam carica i compagni in vista della partita con l’Inter e rivela i punti di forza della sua squadra.
A cura di Carlo Di Gaetano
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Troppo poco si è parlato della squadra che affronterà l’Inter nel mondiale per club 2010. Il Seongnam Ilhwa Chunma FC, vincitrice della Champions league asiatica,  ha regolato con un 4-1  l’Al Wahda Sports Club e si presenta agguerritissimo per la partita con i nerazzurri. Come dimostra la sospresa Mazembe, la semifinale del torneo potrebbe rivelarsi uno scoglio per niente facile da superare, altro che coppa dell'amicizia.

Nelle fila della società asiatica giocano alcuni calciatori europei, tra cui Dzenan Radoncic (27), il montenegrino innamorato dell'oriente. Intervistato dal sito internazionale della FIfa in vista del match il giocatore ha spiegato perchè un europeo si trovi a militare nel campionato Koreano: “Ho passato gran parte della mia carriera in Corea – sette anni ormai – è un grande Paese. E’ la mia casa ora e sono felice di poter rappresentare questo club e questo Paese negli Emirati Arabi Uniti. E’ il mio desiderio, il mio sogno, di diventare coreano ed unirmi alla nazionale. Nessun calciatore straniero ha mai giocato per la nazionale della Repubblica Coreana, quindi sarebbe un grande traguardo essere il primo. E’ molto emozionante essere qui, pensiamo all’Inter e ci pensavamo già prima di sfidare l’Al Wahda in tutta onestà. Crediamo di poterli battere. Siamo i Campioni d’Asia e vogliamo spezzare la tradizione europea e sudamericana in questo torneo. Eto’o? E’ un giocatore fantastico, quasi indescrivibile a parole. Ma noi abbiamo il giocatore dell’anno d’Asia, Ognenovski, e puntiamo molto su di lui. Non sono troppo preoccupato. Lasceremo Eto’o nelle mani di Sasa”. Sasa è appunto Ognevoski, estremo difensore del Seognam, il cannavaro di Korea, vincitore del pallone d'oro asiatico.

Il Seognam, nonostante un nome che sembra una marca di chewing gum, non è certo la squadra del dopolavoro ferroviario; inoltre, come dimostrano gli avvenimenti recenti, ormai il livello tecnico e organizzativo delle realtà calcistiche "in via di sviluppo" è progredito notevolmente, facendo sparire di fatto le squadre "materasso" dal panorama mondiale. Questa evoluzione si registra ormai sia a livello di nazionale che di Club. L'inter è avvertita dunque, meglio far pochi calcoli sulla finale e dare il 100% con i Coreani. Oltretutto il mondiale del 2002 dovrebbe averci insegnato qualcosa

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